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Rimini, finto medico vendeva polverine contro tumori e Covid: il «Mago delle Erbe» a processo


Andrà a processo il prossimo 5 giugno Orfeo Bindi,il «Mago delle Erbe» di Rimini smascherato all’inizio del 2021 dal programma Mediaset «Striscia la Notizia». Secondo la Procura di Rimini e stando agli elementi raccolti dalla Guardia di Finanza coordinata dal pm Davide Ercolani, il santone sessantasettenne aveva truffato uomini e donne affetti da malattie anche gravi. Il copione era quasi sempre lo stesso: agli ignari malati raccontava di essere un medico chirurgo omeopata e fisioterapeuta, oltre che un ricercatore biodinamico. A loro, anche a chi era affetto da tumori prometteva cure miracolose. Non di certo il frutto della ricerca scientifica ma quello malsano di chi vende erbe per curare una leucemia o in tempo di pandemia le forme gravi di Covid. Polverine a base di erbe (la cui assunzione può comportare rischi anche gravi per la salute) che venivano recapitate nelle case di chi si rivolgeva a lui perché disperato. E che lui, Orfei, si faceva pagare a peso d’oro. Tra le persone truffate anche alcune donne che lamentavano fastidi dovuti alle mestruazioni.


Il servizio in tv con la denuncia

Tutto era partito da un servizio di «Striscia la notizia», realizzato nell’anno della pandemia. Nel 2020, durante il lockdown duro e puro e nei difficili mesi successivi alla primavera, i contatti del sedicente guaritore erano aumentati e così anche le truffe. Le vittime dopo aver sospettato il raggiro, tuttavia, hanno preferito alle forze dell’ordine o alla magistratura rivolgersi al noto programma andato in onda sulle reti Mediaset. Due inviati si sono infiltrati nella casa di Bindi che, ignaro di avere a che fare con loro, ha tradito la propria attività truffaldina chiedendo per le sue prestazioni 110 euro. Il filmato è stato acquisito dal pm titolare del caso della Procura di Rimini, Davide Ercolani.

Il blitz delle Fiamme gialle

Il 2 aprile del 2021 i finanzieri sono piombati nella casa del sedicente medico e hanno sequestrato preparati che ora saranno analizzati dai laboratori dell’Ausl di Rimini. Sequestrate anche diverse migliaia di euro, tutti soldi che appartenevano alle vittime delle truffe. Il sedicente guaritore operava principalmente grazie al continuo passaparola dei pazienti truffati e in tempi di pandemia li raggiungeva al telefono per poi spedire in contrassegno le polverine.

L’esperto: assumere le erbe è rischioso

Tutto il materiale sequestrato è stato analizzato da un perito incaricato dalla Procura di Rimini. «I composti costituenti i reperti analizzati possiedono proprietà che impongono sempre un loro uso controllato (da parte di persona con competenze ed abilità professionali), soprattutto in relazione alle dosi». In sintesi la Procura avrebbe dimostrato che l’assunzione per via orale può comportare rischi legati a reazioni allergiche o alla tossicità degli olii essenziali, che dipende, come per ogni prodotto, dalla quantità assunta. «Le piante aromatiche, le spezie e gli olii sono estratti naturali completi, estremamente concentrati e potenti, quindi potenzialmente tossici e dannosi per chi li assume in modo non controllato e, a seconda della pianta, in relazione alla dose e al tempo di somministrazione».

Il difensore: nessuno si è costituito parte civile

Intanto l’avvocato di Orfeo Bindi, Antonio Giacomini, ha annunciato che nessuna delle parti offese – 30 in tutto i truffati certi – si è costituita parte civile. «Con l’apertura del dibattimento puntiamo a dimostrare che i reati contestati sono privi di fondamento». Orfei è accusato di truffa pluriaggravata e abusivo esercizio della professione medica.

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19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 08:02)

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Written by bourbiza mohamed

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