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Cortina, si innamorano al rifugio Nuvolau a 1.000 chilometri da casa


Rosa Paola Figliuolo e Antonio Tafaro

Quando arrivata ai 2.647 metri del rifugio Nuvolau sopra Cortina dopo aver percorso mille chilometri dalla sua Basilicata e ha visto il panorama, ha capito che qualcosa di speciale stava per accadere. Poi quando dalla stessa baita di montagna, una delle pi note di tutte le Dolomiti, uscito Tonino, fino a quel momento sconosciuto e anche lui lucano, ne ha avuto la conferma. Antonio Tafaro (39 anni) e Rosa Paola Figliuolo (40 anni, procugina del generale Francesco) si sono conosciuti per caso in alta quota nel 2019 e non si sono pi lasciati.


Come sono andate le cose?
Studiavo ingegneria edile architettura in un’universit del sud. Dovevo fare gli ultimi due esami all’universit e per pagarmi gli studi facevo le stagioni via. Sceglievo sempre posti che mi piacevano particolarmente, il Nuvolau era uno di questi. L’idea era ovviamente passare l’estate in un posto emozionante ma non potevo sapere che sarebbe andata cos.

Quando arrivata ha conosciuto subito Tonino?
S, in realt i gestori pensavano che ci conoscessimo gi ma non ci eravamo mai visti. Lui viene da Genzano, ad un’oretta di distanza di auto da dove abito io e per 21 anni ha lavorato con Mansueto Siorpaes, lo storico gestore del Nuvolau. Era il suo braccio destro ma venivamo dallo stesso posto e quando doveva rilassarsi veniva a Banzi, il paese di mia nonna e mia mamma.

Era un po’ scritto nel destino insomma…
Non voglio sembrare sciocca ma quello che ho pensato onestamente. Ho perso la mamma da piccola, il fatto che lui passasse molto tempo al paese di lei mi ha colpito molto. Mi sembrava quasi che mia mamma me lo abbia fatto incontrare.

Poi vi siete innamorati?
S, era il 2019, ci siamo innamorati al Nuvolau, io facevo l’aiuto cuoco, lui mi spiegava come funzionavano l le cose. Quando si arriva a un alto numero di persone veramente complicato. Poi, vabb, il Nuvolau un posto magico, come si fa a non innamorarsi?

E poi?
E poi l’anno dopo io mi sono laureata, lui tornato per l’ultima stagione con Mansueto Siorpaes, prima che lasciasse alla nuova gestione, quindi abbiamo deciso di provare a farlo qui gi da noi

Che cosa?
L’avventura del rifugio, che in questo caso una baita, anzi tre. Abbiamo aperto ad Abriola, a 20 chilometri da Potenza, “Chin up, il nido del falco” uno spazio nel verde dalle nostre parti a poca distanza dagli impianti. Certo non sono gli stessi impianti di Cortina ma proviamo a fare qualcosa anche qui. Abbiamo pensato tutto con una grande attenzione al green anche dal punto di vista degli spazi. Ovviamente proponiamo cibo a chilometro zero e mescoliamo la tradizione di alcune pietanze che faceva Tonino a Cortina come i canederli o la sua speciale Torta Sacher alla tradizione lucana come la pasta fatta in casa.

E come sta andando?
Bene, siamo aperti da due anni ed una bella sfida. Ci sono 12 posti letto, organizziamo escursioni. Ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno. E’ in qualche modo anche un senso di coraggio, la nostra una terra dalla quale molti se ne vanno. Noi proviamo a restare anche se a Tonino manca molto Cortina. E’ pi ampezzano che lucano, ormai.

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25 dicembre 2022 (modifica il 26 dicembre 2022 | 08:16)

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Written by bourbiza mohamed

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