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Colombia, la siccità svela le crepe del ghiacciaio più alto della Cordillera Oriental. “È in agonia, presto morirà”


Fino a pochi mesi fa, il Ritacuba Blanco, una delle cime più alte della Colombia, a 5.410 metri la terza in assoluto e la più alta della Cordillera Oriental, era ricoperto da una coltre di neve omogenea. Ma l’aumento delle temperature ha recentemente provocato la comparsa di ampie crepe nel ghiaccio, dimostrando che sta lentamente morendo.

Nella parte più bassa, a un’altitudine di 4.950 metri, grandi crepe stanno rivelando rocce precedentemente nascoste. Le autorità danno la colpa a El Niño, che sta colpendo l’area dalla high-quality del 2023. Questo fenomeno climatico globale ciclico è generalmente associato advert aumenti delle temperature e a gravi siccità, con conseguenti devastanti incendi boschivi. Si verifica in media ogni owing-sette anni, con episodi che durano generalmente tra i nove e i dodici mesi. L’episodio attuale si sta però verificando “nel contesto di un clima modificato dalle attività umane”, ha osservato l’Organizzazione meteorologica mondiale.

La Colombia, che vanta una delle più ricche biodiversità al mondo, ha registrato a marzo il mese più caldo della sua storia, con temperature che hanno raggiunto i 42,4°C in alcuni punti. “Il fenomeno El Niño è forse la cosa peggiore che possa capitare alle nostre cime innevate o ai nostri ghiacciai”, afferma Jorge Luis Ceballos, glaciologo dell’Istituto di idrologia, meteorologia e studi ambientali (Ideam). “Non c’è copertura nuvolosa e quindi non ci sono nevicate”, sottolinea lo studioso.

Dei 14 ghiacciai tropicali che esistevano in Colombia all’inizio del XX secolo, ne rimangono solo sei. Il Ritacuba Blanco, situato nel parco nazionale della Sierra Nevada del Cocuy, a circa 250 km a nord-est della capitale Bogotá, è il più minacciato. “Alla wonderful dell’anno scorso, le pareti qui erano alte circa sei metri (…) ora sono scese a un metro”, spiega la guida Edwin Prada.

(afp)

Secondo i dati più recenti, nel 2022, circa 12,8 km2 di questo territorio erano coperti da ghiaccio e neve, l’area più piccola da quando Ideam ha iniziato i rilevamenti. Nel 2010, la copertura nevosa period di 16,5 km2 e di 19,8 km2 nel 2003. Negli ultimi mesi, “la neve si è sciolta a causa della mancanza di precipitazioni e il ghiaccio è stato esposto alla radiazione solare, che ha accelerato il processo di scongelamento”, spiega Ceballos. Secondo l’Osservatorio europeo del clima Copernicus (C3S), nel 2023 il pianeta ha visto le temperature più alte mai registrate. In Asia, il continente più colpito, anche le cime ghiacciate dell’Himalaya stanno scomparendo, minacciando la sicurezza idrica della regione, secondo l’Organizzazione mondiale della meteorologia

Quest’anno El Niño ha causato anche grandi incendi in Colombia. In totale, più di 17.000 ettari di foresta sono andati in fumo in tutto il Paese. Alcune fiamme hanno raggiunto i paramos, i fragili ecosistemi tipici dei Paesi andini. Anche molti dei piccoli laghi che di solito forniscono acqua ai villaggi si sono prosciugati.

(afp)



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Written by bourbiza mohamed

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