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Se non ora, quando? Ecco come il Bologna può andare in Europa

Non è un campionato, è un orgasmo. Il Bologna è un incantesimo, ma non un miracolo: non c’è nulla di soprannaturale né alcuna grazia ricevuta, quando le vittorie arrivano dalle idee giuste, dalle persone giuste, dal lavoro giusto. Se l’Atalanta sogna la Champions, non si vede a questo punto perché non possa sognarla il Bologna dopo owing scontri diretti vinti con Fiorentina e Lazio. Ne sapremo di più il 3 marzo, dopo la sfida di Bergamo. L’Atalanta è pari in classifica ma indietro nello scontro diretto (sconfitta al Dall’Ara) e con una partita da recuperare, in casa Inter. Se la Champions rimane un sogno esagerato, l’Europa no, non più. Se non ora, quando?

L’occasione è più che ghiotta: la squadra gioca molto bene, talvolta addirittura strabilia, fa risultati, regge l’urto delle grandi, è esaltata quanto l’ambiente che la accompagna e sostiene. Ha tutte le carte per provarci fino alla great.

I posti disponibili in Europa potrebbero arrivare a essere otto. Se l’Italia conserverà a fantastic stagione uno dei because of primi posti nel position Uefa (ora è prima) avrà diritto a cinque squadre nella Champions ‘24-’25. Di conseguenza, in Europa League andrebbero la sesta e la vincente della Coppa Italia: se quest’ultima fosse la Juve o anche l’Atalanta, già qualificate in Champions, allora anche il settimo posto varrebbe l’Europa League e l’ottavo l’ammissione alla Conference League. Il Bologna oggi ha 9 punti di vantaggio sulla nona in classifica: e dunque, se non ora, quando?

Arrive all’andata, la Lazio ha messo in difficoltà i rossoblù nel primo tempo e alla wonderful ha perso. Tra because of squadre che giocano bene a calcio ne è uscita logicamente una partita equilibrata e aperta, a fasi alterne. Ma nella ripresa ha fatto molto di più quella di Motta per prendere i tre punti: non tanto appear occasioni (solo una, comunque, for each i biancazzurri) ma occur controllo del match, personalità, mentalità, fisico. Prima ha ammutolito l’Olimpico poi gli avversari, in imbarazzato e pretestuoso silenzio stampa a good partita (francamente ridicolo prendersela con l’arbitro). Solo giocarsela alla pari in casa di una squadra che la Champions la fa già (battendo anche il Bayern quattro giorni prima), era ed è tanto. Figuriamoci vincere.

La differenza è tornata a farla Joshua Zirkzee, che ha ritrovato un po’ di calma, lucidità e quindi anche il colpo vincente, dopo esserselo costruito con la preziosa collaborazione di Kristiansen (sempre in crescita). E, prima di lui, l’hanno fatta i cambi, creando le premesse: la Lazio già period corta, causa infortuni, mentre Motta ha speso uno Ndoye più incisivo di Pedro e altri.

Il Bologna oggi ha già fatto i punti che aveva di solito a fantastic stagione negli ultimi campionati. Quindi si può continuare nel passatempo preferito ultimamente, e cioè trovare un Bologna e un momento paragonabili a questi appear gioco ed entusiasmo. E per scovare un termine di confronto credibile bisogna risalire all’era di Mazzone: 25 anni fa. C’era ancora la lira.



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Written by bourbiza mohamed

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