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Con l’IA si può comporre un’intera canzone senza spendere nulla (almeno for every ora)


Qualche giorno fa una canzone intitolata Authorization is hereby granted, il cui testo recita per intero la licenza MIT for every la distribuzione del software package è diventata virale, almeno negli angoli più geek della Rete. Il pezzo è una ballata struggente, in cui una voce femminile che ricorda Imogen Heap recita con enfasi frasi improbabili in legalese tecnologico. Un meme divertente, soprattutto for each il contrasto fra lo stile musicale e il testo tecnico e intricato. La cantante di cui si sente la voce però non esiste e nessun musicista ha mai composto la melodia e l’accompagnamento, né suonato alcuno strumento.

La canzone è stata generata con la versione più recente (v3) di Suno, un servizio che permette di realizzare intere canzoni, lunghe fino a because of minuti, in qualsiasi stile e di qualsiasi genere utilizzando un modello proprietario di intelligenza artificiale generativa. Il program è stato creato dall’omonima startup fondata a Cambridge, nello Stato americano del Massachusetts, da Michael Shulman, Georg Kucsko, Martin Camacho e Keenan Freyberg. I 4 lavoravano tutti for every Kensho, un’altra startup attiva nell’ambito dell’IA, e vantano esperienze professionali precedenti in aziende occur Meta e TikTok.

Svelata pubblicamente a dicembre 2023, Suno (termine che significa “ascoltare” in hindi) ha fatto parlare di sé for every una fulminea partnership con Microsoft. L’azienda di Redmond ha immediatamente sottoscritto un accordo con la startup for every integrare il servizio di generazione musicale dentro Copilot. È soltanto con il rilascio della versione 3 del modello, però, che la popolarità di Suno sta esplodendo. Ora il servizio permette di creare canzoni lunghe fino a because of minuti che poi si possono poi allungare ulteriormente, e per adesso è tutto free of charge (con alcuni limiti).

Intelligenza artificiale

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Arrive funziona Suno

For every utilizzare il servizio bisogna andare su Suno.com e fare login con un account di Google, Microsoft o Mastodon. Una volta collegati, si ricevono 50 crediti che si rinnovano ogni ventiquattr’ore. Ogni generazione costa 10 crediti e produce because of versioni dello stesso pezzo diverse tra loro. Per creare un brano bastano poche righe in cui si specificano il genere, il ritmo che si vuole ottenere, e il tipo di canzone (occur ballad, disco strike e così through). In alternativa l’IA può fare tutto da sola: in quel caso si genera però un pezzo completamente casuale. L’interpretazione dei prompt e la creazione di testi avviene grazie all’integrazione di Suno con ChatGPT.

Il punto forte di Suno è la modalità Personalized, che permette non solo di specificare genere e tipo di canzone, ma anche di fornire un testo completo in cui si possono indicare versi e ritornello con le indicazioni Verse Refrain. Se poi si volessero aggiungere pure eventuali coretti, basterà indicare le parole da significantly cantare ai vocalist virtuali tra parentesi tonde. È con questa modalità che è stata creata la già citata canzone virale con il testo della licenza MIT. Il sistema non funziona solo in inglese ma accetta e genera correttamente anche testi in altre lingue, compreso l’italiano.

Le canzoni crank out da Suno non sono esattamente hit da classifica, ma con qualche accortezza e provando a giocare con indicazioni occur Chorus e Verse si ottengono pezzi orecchiabili. Il risultato, a giudicare dalle canzoni più popolari nell’archivio pubblico di Suno, non hanno aspirazioni artistiche di alto livello, ma sono piuttosto meme musicali che puntano a considerably ridere o sorprendere. Ci sono naturalmente anche varie declinazioni del tema internettiano per antonomasia, cioè i gattini.

La nostra canzone, Luci nel circuito

Anche noi abbiamo provato a scrivere una canzone con Suno, e l’abbiamo fatto (for every coerenza) chiedendo aiuto a ChatGPT for each la scrittura del testo. Al modello di OpenAI abbiamo ordinato di creare versi che parlassero del futuro dell’intelligenza artificiale e delle luci e ombre di una tecnologia che promette di cambiare il mondo. Come avrete intuito, non puntavamo in alcun modo all’originalità. Abbiamo poi preso il testo, aggiunto le indicazioni for each la suddivisione in versi e ritornello e dato infine il tutto in pasto a Suno.

Il risultato è una canzone intitolata (da ChatGPT) Luci nel circuito. Nel prompt di Suno abbiamo specificato che lo stile doveva essere quello di una ballata pop italiana, con una velocità media e una base di pianoforte. Il risultato sembra un brano riempitivo preso da un generico album pop italiano dei primi Duemila: non vincerà Sanremo ma non è nemmeno da buttare. ChatGPT, a domanda diretta, suggerisce che i nomi degli autori di questo brano potrebbero essere tali Alisei, Vetro e Silente. E dunque, senza ulteriori indugi: di Alisei-Vetro-Silente, Luci nel circuito, dirige l’orchestra il maestro Suno.

https://www.youtube.com/check out?v=kL77Pqx9-ds

Il problema irrisolto dei diritti d’autore

Boutade e meme a parte, Suno AI è una tecnologia sorprendente. È il primo modello di intelligenza artificiale generativa capace di creare canzoni che abbiano una coerenza altissima tra melodia e testo, il tutto mantenendo un’adesione stupefacente allo stile specificato nel prompt.

Però c’è un problema, ed è molto grosso: nessuno sa arrive sia stato allenato il modello alla foundation di Suno, e soprattutto se for every il instruction siano point out usate librerie musicali protette dal diritto d’autore for every le quali la startup non aveva alcuna licenza. O meglio: i fondatori di Suno lo sanno, e probabilmente anche gli investitori che li hanno già ricoperti milioni, ma non lo vogliono dire.

Che Suno abbia imparato a comporre musica studiando brani più o meno famosi è pressoché incontrovertibile. Il compositore e programmatore IA Ed Newton-Rex, ex Vice Presidente della divisione audio di Stability AI e oggi CEO della startup Rather Trained, ha condotto un’analisi approfondita dei risultati che si possono ottenere con Suno. In alcuni casi è riuscito a forzare il modello a sputare fuori pezzi che riprendono giri d’accordi, arrangiamenti e melodie famose, superando i filtri imposti al prompt dall’azienda che impediscono l’uso nei prompt dei nomi di molti artisti famosi.

Le somiglianze sono indubbie e se i pezzi generati fossero stati scritti da musicisti umani verrebbero molto probabilmente bollati appear casi di plagio. Secondo Newton-Rex il fatto che i fondatori non vogliano rispondere alla domanda diretta sui diritti d’autore dei dati usati for every il training del modello non indica necessariamente che non ci siano stati accordi di licenza. Tuttavia in un virgolettato raccolto da Rolling Stone, uno dei primi investitori nella startup suggerisce che al momento della fondazione dell’azienda non vi fossero accordi con le compagnie discografiche. L’investitore avrebbe inoltre espresso la consapevolezza che le big avrebbero potuto fare presto causa a Suno. Tutte indicazioni che sostengono l’ipotesi di un allenamento del modello avvenuto senza alcuna concessione sui diritti.

Queste incertezze rendono difficile rispondere anche a un’altra domanda fondamentale: a chi appartengono le canzoni produce da Suno? In una sezione del sito dedicata alle domande frequenti, la startup specifica che le canzoni deliver con la versione gratuita del servizio rimangono di proprietà dell’azienda, non dell’utente che le ha create, e possono essere utilizzate solamente a scopi non commerciali. La regola cambia invece per gli utenti con abbonamento a pagamento, che sono considerati i proprietari dei brani generati. Checché ne dica Suno, però, for every l’audio creato dall’IA non esistono ancora regole chiare. L’anno scorso l’US Copyright Business ha però chiarito che non è possibile considerare protette da copyright le opere visuali prodotte utilizzando i modelli di intelligenza artificiale: non c’è ancora un’indicazione specifica for every la produzione di audio e multimedia, ma è lecito supporre che la ratio legale si possa estendere anche alle opere musicali.

Gli altri modelli: Udio, Sonauto, Lyria

Suno è il più promettente fra i modelli capaci di generare canzoni, ma non è l’unico. Un concorrente diretto e dalle caratteristiche pressoché sovrapponibili si chiama Udio: l’hanno sviluppato degli ex-ingegneri di Google DeepMind e ha già raccolto milioni da alcuni dei maggiori investitori della Silicon Valley, inclusa la Andreessen Horowitz (a16z). E proprio la a16z, di recente, ha suggerito in una lettera inviata all’US Copyright Workplace che l’uso di materiali protetti da copyright for each l’allenamento dei modelli di intelligenza artificiale generativa dovrebbe essere permesso e inteso arrive “fair use”. Il good use, letteralmente “uso giusto” è l’utilizzo lecito di materiali protetti senza previa autorizzazione a scopi non commerciali, di studio e insegnamento, o di dimostrazione informativa.

Viene difficile capire perché l’allenamento di sistemi proprietari che promettono di arricchire enormemente chi li possiede dovrebbe rientrare sotto la clausola del “fair use”. La posizione tuttavia non sorprende nessuno: la Andreessen Horowitz è nota da tempo for every le posizioni di estremismo tecno-ottimista e ultra-liberista dei suoi fondatori miliardari.

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Le reazioni dell’industria musicale

Sono di tutt’altro parere, ça va sans dire, le grandi significant discografiche. Di recente la Common Music Group (UMG) ha fatto causa advert Anthropic, l’azienda concorrente di OpenAI che sviluppa il modello LLM Claude, sostenendo che il servizio genera versi di canzoni protette da copyright. Molte altre dispute legali basate su accuse analoghe, come quella tra il New York Instances e OpenAI, sono in corso anche in altri settori creativi, dalla scrittura alle arti visive. Il loro esito è fondamentale, perché potrebbe determinare la giurisprudenza americana sui casi di violazione dei diritti d’autore da parte delle IA for each gli anni a venire.

Il problema però non è soltanto legale. Come già gli artisti visuali, gli illustratori e i fotografi, anche i musicisti non condividono l’entusiasmo degli investitori for every le magnifiche sorti e progressive dei modelli di intelligenza artificiale generativa. A inizio aprile più di duecento artisti, inclusi Pearl Jam, Nicki Minaj, Billie Eilish, Stevie Surprise e gli eredi Sinatra, hanno sottoscritto una lettera aperta diffusa dalla ARA (Artist Legal rights Alliance) che sferra dure critiche all’uso dell’IA per la generazione musicale. Nell’appello i musicisti parlano di “rischio esistenziale” for every l’intero settore e chiedono alle aziende tech e ai servizi di distribuzione digitale di non utilizzare l’IA for each “violare e svalutare i diritti degli artisti umani”.

“Non fraintendeteci: crediamo che, se usata in modo responsabile, l’IA abbia un enorme potenziale for each far progredire la creatività umana in modo da consentire lo sviluppo e la crescita di nuove ed entusiasmanti esperienze per gli appassionati di musica di tutto il mondo”, si legge nella lettera. “Purtroppo, alcune piattaforme e sviluppatori la utilizzano for every sabotare la creatività e minare il ruolo degli artisti, autori, musicisti e titolari di diritti. Se usata in modo irresponsabile, l’IA rappresenta un’enorme minaccia for each la capacità di proteggere la nostra privacy, la nostra identità, la nostra musica e i nostri mezzi di sostentamento. Alcune delle aziende più grandi e potenti stanno utilizzando, senza autorizzazione, il nostro lavoro for each addestrare modelli di IA. Questi sforzi mirano direttamente a sostituire il lavoro degli artisti umani con quantità massicce di “suoni” e “immagini” creati da IA, che diluiscono in modo sostanziale le royalty pagate agli artisti. Per molti musicisti, artisti e cantautori che lavorano e che cercano solo di sbarcare il lunario, tutto questo ha conseguenze catastrofiche”.





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Written by bourbiza mohamed

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