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Ex-Acc, lavoratori «salvi»: cassa integrazione confermata anche per tutto il 2023


Lavoratori ex-Acc, il primo gennaio del 2023 il commissario straordinario Maurizio Castro – che resta in carica per la fase liquidatoria, dopo aver completato quella gestoria – presenter una domanda di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attivit per 12 mesi. I due ministeri competenti, quello del Lavoro e quello dell’Impresa e del Made in Italy si sono impegnati ad approvarla. In pratica, la dotazione sar assicurata con l’inserimento di questo tipo di cassa nel contesto del “Fondo sociale” previsto dalla legge di stabilit. quanto emerge dal tavolo organizzato per ieri, al quale hanno partecipato i due citati dicasteri, e per il quale erano stati convocati anche l’amministrazione straordinaria, la Regione, il Comune di Borgo Valbelluna, le segreterie sindacali nazionali e territoriali, e le Rsu dell’ex fabbrica di compressori per frigoriferi che da questa estate gravita nel perimetro di Lu-Ve. Il testo che abbiamo siglato scongiura il rischio dell’avvio della procedura di licenziamento per 188 lavoratori, gi ampiamente maltrattati in questa lunga crisi – ha affermato Stefano Bona di Fiom Cgil.


Sindacati soddisfatti

Si tratta di un passaggio istituzionale importante – hanno dichiarato Massimiliano Nobis e Mauro Zulian, rispettivamente segretario nazionale e operatore territoriale di Fim Cisl. I sindacati sono pi sereni e abbastanza soddisfatti, dal momento che la finanziaria contiene la cassa per cessata attivit che calza a pennello con la situazione dell’ex Acc – afferma Michele Ferraro di Uilm Uil. Ma cos’era successo? Com’ noto, a fine novembre era terminata la cassa integrazione per i dipendenti ex-Acc. Per la verit era scaduta il 27 giugno, ma poi ad agosto era stata prorogata fino alla fine della procedura di amministrazione straordinaria guidata da Maurizio Castro. Di fatto, i lavoratori ex-Acc si trovavano ufficialmente “scoperti” – e anzi pendeva su di loro la spada di Damocle del licenziamento collettivo. Ora il problema sembra scongiurato. Ma non per sempre. C’ peraltro una complicazione: per una risoluzione completa della questione, il nuovo ammortizzatore dovrebbe coprire un periodo pi lungo, al di l della fine del 2023. Infatti il reintegro di gran parte dei lavoratori ex-Acc in Lu-Ve sta avvenendo, come previsto, a scaglioni. Ad esempio, LU-Ve ha di recente confermato di assumere ulteriori 30 lavoratori ex Acc del primo gennaio 2023.

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17 dicembre 2022 (modifica il 18 dicembre 2022 | 08:02)

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Written by bourbiza mohamed

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