La possibilità di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, sta spingendo i chief del mondo verso una posizione di “immobilismo”: che consiste nel ritardare il più possibile scelte cruciali. Posizioni forti o eventuali accordi da negoziare con Washington rimandati, fino a novembre 2024: quando l’America avrà scelto il suo nuovo presidente. Un atteggiamento che gli analisti definiscono “Trump Put”, riferimento alla commerciale “Place Alternative” applicata a certi contratti, che danno all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di vendere un asset a un prezzo specifico prima di una certa facts di scadenza.
“L’opzione Trump”: dalla guerra in Ucraina alle scelte sul clima, i chief globali (Putin in testa) bloccano ogni decisione in attesa del possibile ritorno del tycoon
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