Attacco con coltello in Germania: l’aggressore accoltella in faccia un noto critico dell’Islam in un incidente di “terrorismo” durante una manifestazione anti-politica sull’Islam, poi ferisce altri passanti e un poliziotto prima di essere ucciso dalla polizia

Un uomo con un coltello ha accoltellato un noto critico dell’Islam, un agente di polizia e diversi passanti durante una manifestazione anti-Islam in Germania nel corso di un attacco frenetico trasmesso in live streaming su YouTube questa mattina.

La scioccante follia si è verificata nel centro di Mannheim, dove l’attivista anti-Islam Michael Stuerzenberger stava parlando a un evento del Movimento dei cittadini Pax Europa (BPE), un gruppo che si batte contro l'”islamizzazione” dell’Europa.

Il caos è scoppiato durante l’evento quando un uomo vestito con una giacca scura con cappuccio, camicia verde e pantaloni della tuta ha gettato Stuerzenberger a terra e gli ha lanciato violentemente contro una grande lama, provocando urla terrorizzate da parte degli spettatori.

Altri membri del BPE sono corsi verso e hanno cercato di trascinare via l’uomo con il coltello, ma l’aspirante assassino si è liberato e si è tuffato sopra la vittima insanguinata per affondare l’arma per la seconda volta.

La polizia è scesa sul posto quasi immediatamente, ma non prima che l’aggressore avesse lasciato due persone distese sul pavimento, con una pozza di sangue sull’acciottolato.

Un agente ha poi commesso un errore potenzialmente fatale.

In mezzo alla confusione, entrò e saltò su una delle vittime, apparentemente scambiandolo per l’aggressore.

Questa lettura errata della situazione ha dato all’aggressore assetato di sangue la possibilità di girargli alle spalle e conficcare la sua lama nel collo del poliziotto.

Si sentirono i suoi colleghi gridare “butta via il coltello!” – ma poiché l’uomo con il coltello non rispondeva a nessun ordine, gli agenti hanno aperto il fuoco da distanza ravvicinata e lo hanno fatto schiantare a terra.

I media tedeschi hanno riferito che l’uomo con il coltello è morto per le ferite da arma da fuoco, mentre le sue vittime sono state portate d’urgenza in ospedale.

L’incidente scioccante è stato subito etichettato come un attacco terroristico da parte del BPE.

Stefanie Kizina, tesoriera del BPE, ha detto alla BILD: ‘Questo non è stato un attacco, ma un atto di terrore. L’attacco è avvenuto prima ancora che l’evento iniziasse, deve essere stato pianificato con largo anticipo.

“La critica alla religione deve essere consentita, è un elemento centrale dell’Illuminismo europeo!”

Il terribile attacco è stato ripreso nella sua interezza da un cameraman che stava trasmettendo l’evento in live streaming sulla pagina YouTube del BPE.

Il flusso è stato rapidamente interrotto ma si è concluso con l’arrivo dei paramedici sulla scena per prestare i primi soccorsi vitali ad almeno tre vittime che erano crollate a terra.

La polizia di Mannheim ha rilasciato una breve dichiarazione online dopo l’attacco, ma non ha fornito informazioni sulle condizioni delle vittime.

«Attualmente è in corso una grande operazione di polizia sulla piazza del mercato di Mannheim. È in servizio anche un elicottero di salvataggio. Al momento non è possibile fornire ulteriori informazioni”, si legge nella nota.

Era evidente ben prima dell’attacco che Stuerzenberger, 59 anni, era consapevole che sarebbe potuta scoppiare la violenza.

Intervenendo alla manifestazione in live streaming prima di essere assalito dal suo aggressore, l’attivista è stato sentito spiegare come l’evento si sarebbe “attenuato” se ci fosse stata la prospettiva che le cose potessero diventare violente.

Stuerzenberger è stato aggredito in precedenti manifestazioni, in particolare nel 2022, quando è stato preso a pugni in faccia da un musulmano infuriato nella città di Bonn.

“Vogliamo prima vedere se riusciamo a gestire una discussione sensata come sempre, ovviamente allenteremo la tensione se la situazione si fa accesa.

“Prima c’era un musulmano convinto che era piuttosto agitato e ha gridato: “tu non appartieni a questo posto, sei peggio dell’AfD”…

“Qui abbiamo ancora la democrazia, abbiamo la libertà, abbiamo le nostre leggi fondamentali, i nostri valori e questo è ciò che dobbiamo difendere”, ha detto, facendo riferimento al desiderio dichiarato di alcuni gruppi islamici intransigenti in Germania che hanno sostenuto l’introduzione della Sharia legge nei loro distretti.

L’Islam e l’immigrazione sono diventati questioni controverse in Germania negli ultimi mesi, in particolare a causa della crescente popolarità delle entità politiche di destra, in primis il partito “Alternativa per la Germania” (AfD).

La Germania è stata una delle principali destinazioni per i rifugiati, soprattutto dal 2015, quando la cancelliera Angela Merkel – che notoriamente dichiarò nel 2017 che l’Islam “non era la fonte del terrorismo” – ha aperto i confini del paese a oltre un milione di richiedenti asilo.

La mossa è stata molto controversa, elogiata da molti commentatori liberali come una politica umanitaria moralmente giusta, ma stigmatizzata come pericolosa e miope dai portavoce più conservatori.

Ha inoltre alimentato la crescita di gruppi anti-immigrazione come il BPE, fondato nel 2008, e Pegida, un’organizzazione fondata a Dresda nel 2014 per protestare contro ciò che i suoi membri vedevano come il fallimento del governo nel contrastare l’arrivo e l’influenza dell’Islam in Germania.

Ma l’afflusso di migranti e l’aumento del numero di incidenti che coinvolgono i rifugiati hanno innescato negli ultimi tempi un dibattito più intenso.

L’AfD ha sfruttato queste preoccupazioni e ha fatto dei messaggi anti-Islam e anti-immigrazione la pietra angolare delle sue campagne.

Nel 2017, il fondatore del partito, Alexander Gauland, ha esplicitamente promesso di combattere “l’invasione degli stranieri” ed è stato criticato dai commentatori più centristi e di sinistra.

Ma la popolarità del partito è cresciuta rapidamente: l’AfD ha ottenuto un successo significativo nelle elezioni statali tedesche di ottobre, ottenendo la quota di voti più grande di sempre nel potente stato dell’Assia e guadagnando una quota significativa di voti in Baviera.

L’Islam è attualmente la seconda religione più diffusa in Germania dopo il cristianesimo, con tra i 3 milioni e i 4,7 milioni di aderenti secondo la maggior parte delle stime.

Nel 2017, il Pew Research Center ha previsto che fino al 20% della popolazione tedesca potrebbe essere musulmana entro il 2050 se l’immigrazione continuerà a ritmo sostenuto.

Il cambiamento demografico e l’introduzione di nuovi valori sono stati fonte di ansia per alcuni che vivono in Germania. Da uno studio condotto dall’Istituto di ricerca criminale della Bassa Sassonia è emerso che il 67,8 per cento degli studenti intervistati ritiene che il Corano sia “più importante” delle leggi tedesche.

Quasi la metà di loro (45,6%) pensa che “la teocrazia islamica sia la migliore forma di governo”.

E più di un terzo (35,3%) ha affermato di poter comprendere la violenza contro persone che insultano Allah o il profeta Maometto.