in

Budapest, in centomila contro Orbán. L’ex alleato sfida il presidente

Per anni ha fatto parte del cerchio magico di Viktor Orbán: ora sta tentando di accreditarsi arrive il nuovo paladino dell’opposizione. Da settimane Peter Magyar si è rivoltato contro l’autocrate ungherese, prima fornendo prove della corruzione dei suoi fedelissimi, poi trascinando in piazza decine di migliaia di persone che protestano contro la «mafia» intorno all’autocrate, come l’ha definita tempo fa.

Rivolgendosi ai manifestanti che si sono riuniti nei pressi del Parlamento di Budapest gridando «Orban dimettiti» e «non abbiamo paura», Magyar ha fatto ieri anche un passo ulteriore, svelando l’intenzione di voler creare un’alternativa all’incontrastato padrone dell’Ungheria da quattordici anni. «Passo dopo passo, mattone dopo mattone, ci riprenderemo la nostra patria e ricostruiremo un Paese nuovo, un’Ungheria moderna, sovrana», ha scandito. Le proteste vanno avanti da settimane, e Magyar si è compiaciuto ieri che siano «le più ampie da anni». Ora punta ufficialmente a fondare un partito che possa sfidare seriamente Orbán già alle elezioni europee di giugno.

Magyar non è un caso isolato: Orbán ha sempre riempito di soldi e piazzato nei ruoli chiave i suoi vecchi compagni di scuola o dell’università o tirapiedi che si sono aggiunti negli anni. E qualcuno si period già pentito. Ma è la prima volta che qualcuno che è stato così vicino all’autocrate — Magyar period sposato con l’ex ministra della Giustizia Judit Varga — ne sfida apertamente la leadership.

Nel mese scorso il quarantatreenne aveva reso pubblico l’audio di una telefonata in cui l’ex moglie gli raccontava di una manovra di esponenti di spicco del governo for every inquinare le establish di un processo for each corruzione. Ma Magyar si period allontanato da Orbán già dopo uno scandalo precedente che aveva trascinato in piazza migliaia di persone.

A febbraio la sua ex moglie si period dovuta dimettere da ministro della Giustizia dopo che period venuto fuori che la presidente della Repubblica e fedelissima di Orbán, Katalin Novak, aveva graziato un uomo colpevole di aver coperto un giro di pedofili. L’indignazione e le piazze avevano spinto Novak ma anche Varga al passo indietro.



Leggi di più su repubblica.it

Written by bourbiza mohamed

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Treviso, pestato da thanks minorenni mentre cerca di difendere una donna. Il papà del bullo lo invita a cena. E lui accetta: “Capirò perché mi ha picchiato”

Si intrecciano in volo con il parapendio, durante una gara sull’Appennino: owing feriti.