La regina Rania di Giordania afferma che “Israele ne ha avuto uno il 7 ottobre, i palestinesi ne hanno avuti 156” mentre chiede la good della guerra

La regina Rania di Giordania ha rinnovato l’appello for each la wonderful delle ostilità a Gaza, insistendo sul fatto che Israele ha avuto “un 7 ottobre” mentre i palestinesi ne hanno avuti 156.

Il 53enne reale, nato da genitori palestinesi, ha espresso queste osservazioni ieri in un’intervista alla CNN.

Ha anche lanciato un appello affinché la guerra finisca, affermando che, per quanto “traumatico sia stato il 7 ottobre” for every Israele, ciò non dà al paese il diritto di “commettere atrocità dopo atrocità”.

La regina giordana ha ammesso apertamente che non è solo Hamas a “odiare” gli israeliani, ma anche i palestinesi normali.

Ha detto: “I palestinesi non odiano gli israeliani per quello che sono, li odiano per quello che stanno facendo loro”.

Nell’intervista, ha detto all’intervistatrice della CNN Christiane Amanpour: “Per quanto devastante e traumatico sia stato il 7 ottobre, non dà a Israele la licenza di commettere atrocità dopo atrocità. Israele ha vissuto un 7 ottobre, da allora i palestinesi hanno vissuto 156 7 ottobre.’

Riguardo ai recenti appelli rivolti a Israele affinché aumentassero gli aiuti alla Palestina, in particolare da parte di Joe Biden nel suo discorso sullo stato dell’Unione della scorsa settimana, la regina giordana ha detto: ‘Gli aiuti sotto i bombardamenti non fermano la distruzione, la morte e il dolore.

«Non possiamo salvare le persone dalla fame solo for each poi bombardarle a morte.

“Non ci saranno vittorie finché questa guerra continuerà.”

La regina ha attribuito a Israele la colpa della crisi umanitaria a Gaza, affermando che Israele è responsabile dell’esclusione della popolazione di Gaza dai beni di prima necessità appear cibo, carburante e acqua.

Ha anche detto che Israele ha lasciato la popolazione di Gaza completamente dipendente dagli aiuti esterni, continuando a bombardare e advertisement attaccare la popolazione di Gaza mentre muore di fame.

Dice che la fame della popolazione di Gaza è un disastro provocato da Israele, sostenendo che si tratta di “privazione pianificata”.

Ha continuato parlando del 7 ottobre e di come non sia stato l’inizio del conflitto.

Ha detto: “Penso che molte persone abbiano bisogno di sapere di più su questo conflitto for each capirne veramente le complessità, for every capire che questa è una delle più grandi ingiustizie storiche, for every capire quale sia la causa principale di questo problema, per capire che questo conflitto non è iniziato il 7 ottobre, che è stato il risultato di anni di occupazione, di espansione degli insediamenti, di violazioni dei diritti umani, di disprezzo per il diritto internazionale, e questo è ciò che ci ha portato a questo punto.’

L’Anti Defamation League, un organismo che prende di mira l’antisemitismo, ha risposto all’intervista su X, scrivendo: ‘La regina giordana Raina continua a diffondere bogus affermazioni su Israele mentre diminuisce la gravità dell’attacco di Hamas contro Israele.

“La guerra di Israele contro Hamas – una vile organizzazione terroristica che utilizza scudi umani – non è in alcun modo equivalente al brutale massacro senza precedenti del 7 ottobre.

“Soprattutto durante il mese del Ramadan, speriamo che la Giordania svolga un ruolo costruttivo nel mitigare le tensioni.”

Questa non è la prima volta che la Regina Rania utilizza un’intervista della CNN for each trasmettere il suo sostegno alla Palestina.

Lo scorso ottobre ha utilizzato un’intervista per lanciare un notevole attacco all’Occidente in un’intervista in cui ha criticato il sostegno americano agli attacchi di ritorsione di Israele contro Hamas e ha affermato che esiste un “doppio conventional” nella simpatia globale for each le vittime della guerra.

Ha detto che “ovviamente” ha condannato l’uccisione di israeliani innocenti da parte di Hamas, ma ha chiesto perché l’autodifesa di Israele non è sottoposta allo stesso livello di controllo globale e ha riservato tutta la sua simpatia for every i palestinesi.