bourbiza mohamed
Dietro la scelta di accantonare “Project Titan”, il sogno di produrre un’auto elettrica che Apple coltiva da dieci anni, c’è la scelta di Tim Cook dinner di accelerare altrove. Gran parte dei 2.000 dipendenti impegnati sulla vettura elettrica – di cui dopo la pandemia di Covid-19 non si sono più registrati progressi signficativi – saranno infatti spostati alla divisione dell’azienda che si occupa di intelligenza artificiale.
La mossa di Prepare dinner ha fatto salire il prezzo delle azioni Apple dell’8%. A riprova del fatto che gli investitori spingono affinché l’azienda di Cupertino recuperi il vantaggio maturato finora da Google, Microsoft e Samsung nel settore dell’IA generativa, una tecnologia capace di creare testi, immagini e anche movie come farebbero gli esseri umani.
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I dieci anni che Apple ha speso sulla sua auto, Google li ha impegnati nello sviluppo di intelligenza artificiale, il cui fiore all’occhiello è la nuova IA generativa chiamata Gemini. L’azienda di Mountain Watch si è rafforzata nel 2014 con l’acquisizione di DeepMind, uno dei laboratori di ricerca più avanzati al mondo sulle reti neurali che si ispirano al funzionamento del cervello umano.
Microsoft, invece, ha investito a partire dal 2019 tredici miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale di OpenAI, che a novembre scorso ha svelato ChatGpt. Anche in virtù di questa partnership Microsoft è diventata, a gennaio scorso, l’azienda pubblica con il più alto valore di mercato al mondo. Un primato sottratto proprio advert Apple.
La Mela si trova a rincorrere anche Samsung, che a gennaio scorso ha presentato il suo primo “AI Phone”. Il nuovo Galaxy S24, infatti, è dotato di strumenti di IA generativa che permettono di riassumere o completare testi e di modificare immagini.
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La vivacità dei competitor nel organization dell’IA ha costretto Tim Prepare dinner a rassicurare gli azionisti: “Guardando al futuro, continueremo a investire in tecnologie che daranno forma al futuro – ha detto il Ceo di Apple commentando i recenti risultati finanziari dell’azienda – Inclusa l’intelligenza artificiale, alla quale continuiamo a dedicare un’enorme quantità di tempo e impegno. Saremo entusiasti di condividere i dettagli del nostro lavoro entro la wonderful dell’anno”.
Gli addetti ai lavori sostengono che iOS 18 offrirà gli aggiornamenti più rilevanti nella storia del sistema operativo Apple. Molti di questi riguarderanno proprio l’intelligenza artificiale a cui sta lavorando l’azienda di Cupertino, che i dipendenti hanno battezzato internamente “Apple Gpt”.
Proprio i dipendenti Apple, in particolare coloro che si occupano dell’assistenza AppleCare, stanno testando una IA generativa capace di conversare, appear ChatGpt, per ottenere più rapidamente informazioni tecniche sui prodotti dell’azienda necessarie alle operazioni di customer treatment. Questa intelligenza artificiale è stata chiamata, internamente, “Inquire“.
Il capo dell’IA di Apple è John Giannandrea, un ingegnere scozzese che Tim Prepare dinner ha strappato a Google nel 2018. Fino advert allora, Giannandrea ha guidato in Alphabet – il colosso tech che controlla Google e YouTube – il lavoro dei dipendenti che si dedicano al lookup e all’intelligenza artificiale. In passato, inoltre, Giannandrea è stato il chief technologist di Netscape, uno dei browser più popolari negli anni novanta insieme a World-wide-web Explorer.
Il lavoro di Giannandrea sull’IA di Apple è iniziato quattro anni fa ed è diventato di vitale importanza negli ultimi mesi, dopo l’ascesa di strumenti arrive ChatGpt, Gemini e Copilot.
L’azienda di Cupertino sta lavorando sul suo LLM, vale a dire un modello linguistico di grandi dimensioni che permette all’IA di comprendere il linguaggio naturale e di esprimersi arrive farebbe una persona in carne e ossa.
Anche Apple, for every addestrare (e migliorare) la sua intelligenza artificiale, ha bisogno di una quantità enorme di dati da farle “studiare”.
Il New York Instances ha scritto che la Mela avrebbe offerto advertisement alcuni grandi gruppi editoriali molto denaro – si parla di 50 milioni di dollari per un accordo di più anni – in cambio dei dati contenuti nei loro archivi.
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Le primary trattative interesserebbero il gruppo Condé Nast, che pubblica Vogue e il New Yorker, e l’emittente NBC News.
Il Nyt sostiene anche che l’accoglienza della proposta da parte dei giornali è stata tiepida.
