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Basta con le fake news sull’elettrico che prende fuoco

Ieri il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, Matteo Salvini, ha dichiarato apertamente a Sky questo: “Sentivo che alcuni vigili del fuoco parlavano del fatto che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altri tipi di alimentazione. Qualcuno dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente, io non so se sia così o no. Ma in un momento in cui qualcuno dice ‘tutto elettrico, solo elettrico’, forse uno spunto di riflessione bisogna trovarlo”.

Mattia Feltri su La Stampa definisce Salvini “inesausto generatore di opinioni pret-a-porter” e in molti accusano il ministro di sciacallaggio in relazione all’incidente del bus. Intanto i giornali di destra gli danno ragione perché – non si capisce per quale oscuro motivo – l’auto elettrica è considerata di sinistra.

Non entriamo in questioni politiche ma spieghiamo la cosa dal lato tecnico. E prima vediamo gli “schieramenti in campo”: a sostenere la tesi che le auto elettriche siano pericolose per le fiamme al momento ci sono Salvini e qualche giornale di destra, ma mancano numeri e dati.

A sostenere – con corpose ricerche – il fatto che invece le vetture a batteria non sono pericolose per le fiamme ci sono in ordine di comparizione:

Piano green Cop26
IEA (International Energy Agency)
American Jobs Plan
Ministero Transizione Ecologica
Tutte le case automobilistiche, Jaguar Land Rover in testa
PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’energia e i clima)
NFPA (National Fire Protection Association)
Motus-E
EnelX
ElectroMobility
ABB FIA FE World Championship
GFANZ (Glasgow Financial Alliance for net zero)
Car Cost Index 2021 di LeasePlan
IEC (International Electrotechnical Commission)
UL (Underwriters Laboratories)
UN (Nazioni Unite UN)
IEC (International Electrotechnical Commission)
ISO (International Organisation for Standardisation)
SAE (Society of Automotive Engineers International)
CEN (European Committee for Standardisation)
CENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardisation)
BSI (British Standards Institution), JISC (Japanese Industrial Standards Committee)
CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).

Però alla fake news delle auto elettriche che sono pericolose perché prendono fuoco ha risposto in modo definitivo uno studio del National Fire Protection Association che dimostra come il rischio incendio collegato alle auto elettriche sia 64 volte inferiore rispetto alle vetture tradizionali. Una vettura con motore termico può prendere fuoco di colpo se il carburante (ma più spesso i suoi vapori) entra in contatto con una scintilla o una fiamma. Un incendio di una vettura a batteria, invece, avviene con estrema lentezza dando così più tempo agli occupanti di uscire dall’auto e mettersi in salvo.

È vero poi che un incendio di una vettura elettrica è più difficile da spegnere, ma vista la lentezza con cui si propaga, fino a oggi, non si sono mai registrate vittime per questo tipo di incidenti.

Inoltre, non possiamo ignorare che la normativa internazionale relativa a celle e moduli Li-ione, in riferimento ad applicazioni portatili, stazionarie e Light Electric Rail (LER) è severissima. Una delle più dure al mondo.

Parliamo nello specifico della norma “UL 1642” per le batterie al litio che definisce requisiti intesi a ridurre il rischio di incendio o esplosione quando le batterie al litio (o le celle) sono usate in un prodotto. Requisiti di certificazione talmente severi che coprono qualsiasi eventualità per evitare il rischio di incendi o esplosioni quando le batterie funzionano in un dispositivo di qualsiasi tipo. Con una sola eccezione: i requisiti di certificazione UL1642 non coprono il rischio di tossicità che può derivare dall’ingestione di una batteria.

Ma è un po’ difficile che qualcuno tenti di ingerire una batteria di un’auto elettrica che può arrivare a pesare fino a 800 kg. Forse Salvini si riferiva a quest’ultimo caso.



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Written by bourbiza mohamed

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