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Grazie ai chip di TSMC, i nuovi Mac di Apple saranno i più potenti di sempre


I prossimi Mac saranno i computer Apple più potenti di sempre. Merito dei nuovi processori M3, che l’azienda di Cupertino sta già testando e preparando per il lancio in autunno. Secondo le indiscrezioni più quotate, gli M3 saranno disponibili in varie versioni come già gli M1 e gli M2. I nuovi chipset arriveranno su tutta la gamma, sia per i portatili che per i computer desktop: dai Mac mini all’iMac, dai MacBook Pro ai MacBook Air, naturalmente in configurazioni differenti, più o meno potenti. Sulla versione più spinta del nuovo M3 Max, che vedremo sui Mac di fascia professionale, gli ingegneri di Apple sono riusciti ad includere fino a 16 core di CPU, 40 core grafici (GPU) e ben 48 GB di memoria.

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Merito degli ingenti investimenti di Apple nella divisione Silicon, certamente, ma anche e soprattutto degli avanzamenti tecnologici di TSMC, il produttore di chip taiwanese che fabbrica fisicamente i chip utilizzati da Apple. I nuovi M3, così come gli A17 che invece vedremo sui nuovi iPhone 15, saranno realizzati dall’azienda asiatica con processi di fabbricazione a 3 nanometri. La dimensione dei processi indica il potenziale di miniaturizzazione durante la produzione e contribuisce a determinare la densità di transistor, ma anche il costo e le prestazioni – in particolare energetiche – di un chip. Nonostante le dimensioni in “nm” suggeriscano una precisione scientifica nella definizione, in realtà si tratta principalmente di indicazioni “di marketing” che possono differire tra diversi produttori. 
Nel caso dei chip prodotti da TSMC, il passaggio dai 5nm dei chip che Apple usa in tutti i suoi SoC dal 2020 ai 3nm può garantire comunque un salto rilevante nell’efficienza energetica a parità di prestazioni, o altresì un notevole vantaggio prestazionale a parità di consumi rispetto ai chip della serie M e A degli ultimi 3 anni. Per assicurarsi di avere abbastanza chip a 3nm per tutti i prodotti che faranno uso dei nuovi processori Apple ha già piazzato ordini per svariati miliardi di dollari presso TSMC, di fatto accaparrandosi tutta la produzione di TSMC a 3nm: per almeno un anno, l’azienda taiwanese non riuscirà pertanto a fornire gli stessi chip a nessun altro cliente. 

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Lo rivela un recente report di The Information, secondo il quale l’azienda di Cupertino sarebbe riuscita a “prosciugare” l’intera disponibilità. Nel 2022 Apple ha contribuito per circa un quarto ai 72 miliardi di fatturato di TSMC. Tra i clienti dell’azienda Taiwanese che dovranno aspettare almeno un anno prima di poter acquistare gli stessi chip di Apple ci sono altri colossi tech come AMD, NVIDIA e ovviamente Qualcomm, il produttore per antonomasia di chip per smartphone Android. 

Pur essendo la più grande e più importante “foundry” al mondo, TSMC non è però l’unico fornitore di chip di livello così avanzato. Della ristrettissima cerchia fanno parte anche Samsung Semiconductor, Global Foundries. E proprio Samsung sta preparando il passaggio a livelli di fabbricazione comparabili ai 3nm di TSMC, per quanto il termine non si possa applicare uno a uno in un confronto dei chip prodotti. L’azienda di Taiwan tuttavia mantiene un chiaro vantaggio competitivo, al punto che fra i propri clienti annovera pure la concorrente Intel: la storica azienda di Santa Clara ha dovuto fare affidamento alla produzione di TSMC per le GPU Arc e per alcuni componenti dei suoi futuri chip Meteor Lake.

 

 

 



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Written by bourbiza mohamed

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