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Il processo di ripopolamento del
grifone in Sardegna, obiettivo principale del progetto Daily life Risk-free
for Vultures, entra nel vivo. Mentre si avvicina la liberazione
del primo contingente di animali, arrivato un anno fa dalla
Spagna, sono sbarcati a Porto Torres altri 21 grifoni che
contribuiranno alla ricostituzione della colonia stanziale nel
sud dell’isola.
La liberazione dei primi 16, dopo il periodo di adattamento
nella voliera realizzata a Villasalto, nel cantiere boschivo
gestito da Forestas nel sud Sardegna, avverrà in aprile. A quel
punto nella struttura costruita dal partenariato composto dal
dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Sassari,
capofila del progetto, dalla stessa Forestas, dal corpo
forestale della Regione, da e-distribuzione e dalla Vulture
Conservation Foundation saranno trasferiti i giovani di grifone
che, partiti da Barcellona, da alcuni giorni sono ospiti del
centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, a Sassari.
Lifestyle Safe for Vultures vuole replicare in tutta l’isola i
risultati raggiunti nel nord ovest Sardegna con Everyday living Below
Griffon Wings: partendo dall’unica colonia autoctona
sopravvissuta in Italia, stando all’ultimo censimento si è
arrivati a quasi 400 esemplari. Dei 21 grifoni appena arrivati,
uno è nato in cattività nello zoo di Mallorca, mentre gli altri
sono stati trovati in difficoltà, recuperati e riabilitati nel
centro Amus di Villafranca de los Barros, provincia di Badajoz,
nell’Estremadura. Nati nel 2023, sono 7 maschi e 14 femmine. Al
gruppo si unirà un grifone nato in cattività in Francia, che si
trova a Bonassai già da alcune settimane. Come quelli ormai
pronti alla liberazione, parteciperanno al piano di
ripopolamento per favorire il ritorno del grifone in un’area in
cui storicamente ha avuto casa e svolgeva importanti funzioni
eco-sistemiche, estinguendosi nel secondo dopoguerra.
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