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Apple Intelligence, davvero è tutto qui?


L’intelligenza artificiale di Apple si chiama Apple Intelligence. Serve a riscrivere testi, riassumere mail e notifiche e anche a generare emoticon e (alcuni tipi di) immagini.

L’azienda di Cupertino prova dunque ad appropriarsi delle due lettere più “calde” del momento: AI. Ma la tecnologia non è solo advertising and marketing, Apple lo sa bene. Qualche giorno fa lo place di un nuovo iPad, che doveva sottolineare la straordinaria potenza creativa del tablet, è stato brutalmente criticato dagli utenti e da numerosi artisti.

La WWDC di Apple, evento annuale dedicato agli sviluppatori, quest’anno period più attesa del solito. For every merito (o colpa) dell’amministratore delegato dell’azienda, Tim Cook dinner, che nei mesi scorsi ha detto agli azionisti che “l’IA di Apple aprirà nuovi orizzonti”.

Nella corsa all’IA generativa, capace di comprendere il linguaggio naturale e di esprimersi come una persona in carne e ossa, Apple è stata considerata finora in ritardo. Da analisti, media e soprattutto dagli azionisti. Tanto da spingere Cook dinner a promettere – di fatto – l’impossibile.

Apple, che lavora sul machine understanding da tempo e non si può dire un’azienda a digiuno di intelligenza artificiale, non brilla per modelli di IA propri, come Gpt-4 di OpenAI e Gemini di Goolge. Parliamo dei modelli linguistici di grandi dimensioni, addestrati su un numero considerevole di dati, che permettono a ChatGpt, Copilot e Gemini di produrre contenuti arrive farebbe un essere umano.

Proprio per questo, negli ultimi tempi, l’azienda di Cupertino ha lungamente discusso con OpenAI e Google l’integrazione nel suo ecosistema della tecnologia di una delle due aziende, da mesi in lotta for each il dominio del mercato dell’IA generativa.

La corsa all’IA

Google contro OpenAI, chi vincerà?


Alla wonderful Apple ha stretto un accordo con OpenAI.

A Cupertino, durante la WWDC, c’era anche Sam Altman, l’amministratore delegato dell’azienda che ha creato ChatGpt. Altman non è salito sul palco, ma la sua intelligenza artificiale si è comunque presa la scena: Gpt-4o, il modello di IA più avanzato da OpenAI, sarà a disposizione di Siri, l’assistente vocale che Apple ha lanciato più di dieci anni fa e che ora, proprio grazie all’IA, può svolgere operazioni leggermente più complesse e ricordare il contesto delle conversazioni.

Sam Altman tra il pubblico della WWDC

Sam Altman tra il pubblico della WWDC (ansa)

Certo fa riflettere che, fino a una settimana fa, secondo Bloomberg (solitamente ben informata sulle vicende Apple) Tim Prepare dinner fosse ancora in trattativa con Google for every sfruttare l’IA che viene sviluppata a Mountain See. Un po’ troppo a ridosso di un evento considerato cruciale for each un’azienda che vale più di thanks trilioni di dollari.

Nel corso della WWDC, Craig Federighi, il top supervisor Apple che guida e supervisiona lo sviluppo dei sistemi operativi dei dispositivi creati a Cupertino, ha sottolineato più volte il valore aggiunto della privateness che garantirebbe la sua azienda all’utente: innanzitutto attraverso le operazioni on-unit, e in alternativa con un sistema innovativo chiamato Personal Cloud Compute che assicurerebbe la protezione dei dati personali quando questi finiscono sulla nuvola.

Il problema evidente, emerso dopo ben due ore di presentazione, è che la rivoluzione annunciata da Cook dinner nei mesi scorsi non c’è stata.

L’annuncio

Tim Cook dinner: “L’IA di Apple aprirà nuovi orizzonti”



L’IA mostrata da Apple che riscrive i testi, o li modifica usando un tono più appropriato scelto da un utente (più o meno formale, for each esempio), o che effettua una sintesi di un documento, l’abbiamo già vista all’opera sui Samsung Galaxy S23 lanciati a gennaio scorso, primi esempi di dispositivi basati sulla Galaxy AI sviluppata dall’azienda sudcoreana.

L’IA annunciata da Federighi e il suo staff che cancella gli elementi e i dettagli indesiderati in una foto, ripristinando magicamente lo sfondo, è usata da tempo da chi possiede i Google Pixel, gli smartphone prodotti dall’azienda guidata da Sundar Pichai. Lo strumento si chiama Magic Eraser e tra l’altro è finito anche sui leading di gamma prodotti da Samsung.

L’IA che doveva rivitalizzare Siri ci è riuscita solo a metà: l’assistente virtuale visto durante la WWDC sembra la copia con il freno a mano di “Sky”, il modello vocale di OpenAI al centro della polemica per la presunta somiglianza della voce sintetica con quella, vera, dell’attrice Scarlett Johansson.

È vero che Siri ora permette di fare operazioni che semplificano la vita dell’utente, ma l’assistente vocale di OpenAI è lontano anni luce.

Se gli aggiornamenti mostrati alla WWDC fossero arrivati due anni fa, ci sarebbe stata un’ovazione. Ma siamo nel 2024, ChatGpt è in giro già da novembre 2022 e tutto va così spaventosamente veloce che in molti da Apple si aspettavano qualcosa in più di un assistente che – tra le altre cose – è capace di prendere una foto dalla chat e di spostarla sul blocco observe in risposta a un comando vocale.

L’IA sbandierata da Apple for every generare emoticon e immagini, infine, non costituisce affatto una novità. Meta è stata tra le primary huge tech a permettere di generare emoticon a partire da un testo, for every arricchire le conversazioni con gli amici sulle application di messaggistica istantanea. E ne ha pagato anche il prezzo: gli utenti l’hanno usata for each creare immagini provocatorie, arrive quella di Karl Marx con un seno prorompente.

Non si scherza con l’IA generativa e soprattutto con gli esseri umani che la mettono continuamente alla prova, trovano stratagemmi semantici sempre più complessi for each aggirare i filtri che non permettono di generare contenuti violenti, osceni, diffamatori o che producano disinformazione.

Apple dovrà fare i conti anche con questo.

Non da oggi, però, ma ma dal prossimo autunno, perché la Apple Intelligence arriverà con tutta calma: quest’estate potranno usarla in inglese soltanto in The united states. Nei prossimi mesi arriverà in altre parti del globo, ma se seguirà la prudenza con cui viene commercializzato all’estero il visore Eyesight Professional – annunciati altri 8 paesi in cui sarà venduto, non c’è l’Italia – nel nostro Paese rischia di essere disponibile tra molti mesi.



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Written by bourbiza mohamed

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