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L’Europa apre la prima indagine contro Google, Apple e Meta for every violazione della Dma


La Commissione europea ha avviato un’indagine su Apple, Alphabet e Meta per non conformità alla nuova legge che regola i colossi del digitale, il Digital Market place Act. Si tratta della prima volta che il braccio esecutivo di Bruxelles si muove ufficialmente for each verificare se queste aziende siano conformi alla norma. In particolare la Commissione dovrà valutare se Apple e Google (proprietà della holding Alphabet) consentano agli sviluppatori di indirizzare i propri utenti verso i propri App Retail store, alternativi a quelli dei colossi americani. Mentre su Meta (che possiede Fb, Instagram e Whatsapp) dovrà verificare se l’azienda consente di fatto agli utenti una possibilità di scelta sufficiente for each l’uso dei propri dati personali a fini pubblicitari.

Regole

Da Apple a Google, da WhatsApp a Chrome: cosa cambia con il Electronic Markets Act


Bruxelles da mesi ha aperto un dialogo con i colossi tecnologici americani. Ha cercato di accertare i loro piani for every conformarsi alle norme entrate in vigore all’inizio di marzo. Il Dma promette di essere un’arma abbastanza potente for each indurre large tech advertisement accettare le nuove regole della concorrenza imposte dall’Unione. “Possiamo già vedere dei cambiamenti nel mercato. Ma non siamo convinti che le soluzioni proposte da Alphabet, Apple e Meta siano conformi ai loro obblighi”, ha dichiarato lunedì il commissario europeo for every il digitale Thierry Breton. L’UE vuole aprire i mercati digitali, proteggere la nascita e la crescita delle startup in Europa e migliorare la scelta offerta agli utenti. Ed è questo l’obiettivo del Dma, che ha individuato una decina di aziende tecnologiche diventate così grandi da impedire col loro potere la nascita di choice di mercato credibili.

Massive Europe batte Huge Tech



L’esecutivo europeo spera di concluderle entro un massimo di 12 mesi. La Commissione sta aprendo inoltre un’indagine contro Alphabet, sospettata di aver sfruttato il monopolio virtuale del suo motore di ricerca Google per favorire i propri servizi di comparazione dei prezzi attraverso migliori inserzioni. A farne le spese in questo caso sarebbero stati invece  iconcorrenti nella ricerca di hotel, biglietti aerei o altri beni di consumo venduti online. Google è già stata multata per 2,4 miliardi di euro nel 2017. Ma i rimedi proposti non sono mai stati ritenuti soddisfacenti da Bruxelles.

La commissaria Margrethe Vestager ha spiegato che, al momento, l’indagine è stata avviata a carico di alcune società, ma “non è detto che non siano coinvolte altri gruppi, se emergeranno criticità”. L’indagine, ha detto Vestager, “dovrebbe essere conclusa nell’arco di 12 mesi”. In caso di violazione, la Commissione può imporre multe fino al 10% del fatturato totale della società a livello globale, che possono salire al 20% in caso di violazione reiterata.



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Written by bourbiza mohamed

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