Il Comune di Rimini è tra i 69 comuni capoluoghi italiani virtuosi rispetto al pagamento alle imprese, in grado cioè di saldare non solo con tempestività, ma in anticipo, i suoi impegni economici con i fornitori.
La conferma di una tendenza ormai consolidata for each l’Amministrazione riminese arriva dall’approfondimento pubblicato oggi sul quotidiano economico il Sole 24 ore e dedicato ai ritardi dei pagamenti nella pubblica amministrazione, prendendo in considerazione complessivamente 140 enti, tra Comuni capoluoghi, Regioni e Ministeri quest’ultimi più ritardatari (più della metà paga oltre la scadenza).
Alla rilevazione del 31 dicembre scorso, a chiusura del 2023, l’indice della tempestività dei pagamenti alle imprese risultava di -3,76 giorni, con il Comune in grado cioè di pagare i propri fornitori, che siano imprese o qualsiasi altra realtà che fornisce beni e servizi, con quasi quattro giorni di anticipo rispetto alla scadenza dei trenta giorni stabilita dalla direttiva europea del 2011.
Magrini: “Conferma della solidità economica dell’ente”
“Anche la rilevazione che chiude il 2023 conferma dunque l’andamento positivo che si registra dal 2017, quando il Comune di Rimini registrava un ritardo di 4 giorni rispetto al termine, arrivando invece ora a liquidare le fatture in anticipo rispetto ai tempi – commenta l’assessore al Bilancio Juri Magrini – Il dato ci colloca dunque tra le amministrazioni comunali virtuose in Italia, a fronte di un 30% di Comuni capoluoghi che non riescono a rispettare la scadenza e a fronte di un tempo medio che in Italia, tra enti nazionali e locali piccoli e grandi, di 37 giorni. Questa non è una medaglia da appuntarsi al petto, ma una ulteriore conferma della solidità economica dell’ente, capace di tenere fede agli impegni con i propri creditori. Un elemento che acquisisce valore soprattutto se si pensa alla mole di pagamenti di cui l’Amministrazione si fa carico: nel 2023 infatti sono stati corrisposti pagamenti per circa 140 milioni di euro ad oltre un migliaio di imprese. Il riuscire a mantenere questa tempestività non solo rappresenta un elemento importante nella programmazione e nell’equilibrio economico dell’ente, ma è soprattutto un elemento concreto di supporto alle attività che prestano servizi all’Ente, molte del territorio, in una fase economica ancora molto delicata”.