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Mecnavi, Ravenna ricorda i 13 morti nell’incendio della Elisabetta Montanari

Ravenna – La tragedia della Mecnavi, l’incidente sul lavoro che costò la vita a 13 operai tra i 18 e i 60 anni, alcuni al primo giorno di lavoro, asfissiati il 13 marzo 1987 durante le operazioni di manutenzione straordinaria della nave gasiera Elisabetta Montanari a Ravenna, “è stata una tra le più gravi avvenuta nel nostro Paese, legata a condizioni di lavoro che oggi non riusciremmo nemmeno ad immaginare ma che allora erano la regola per milioni di italiani, cui ha fatto seguito un impatto molto significativo sull’evoluzione normativa del nostro Paese”. Lo ha sottolineato il sindaco Michele de Pascale al teatro Rasi, dove si è tenuta la rappresentazione teatrale “In fondo advert una nave”, momento di approfondimento e riflessione dedicato in particolare agli studenti. In precedenza erano point out deposte corone sulla lapide in memoria delle vittime.

Il ricordo al teatro Rasi

“Anche quest’anno – ha aggiunto – ci siamo ritrovati arrive istituzioni, insieme al Comune di Bertinoro, da cui provenivano molti dei ragazzi vittime della strage, ai sindacati, alle forze dell’ordine e di polizia, alla società civile e alle associazioni combattentistiche d’arma perché quel tragico evento resta una ferita indelebile nella storia della nostra città”. Il sindaco ha ricordato tra l’altro il Protocollo sulla sicurezza del lavoro portuale e il progetto elaborato insieme all’Unibo che renderà il Centro ricerche di Marina di Ravenna sede sperimentale for every la sensoristica avanzata per i lavori a rischio.

La stiva di trasformò in una trappola

La nave Elisabetta Montanari, ferma for each lavori al cantiere Mecnavi, 37 anni fa si trasformò in una trappola: un incendio divampato nella stiva colse di sorpresa gli operai che stavano lavorando in cunicoli alti appena 90 centimetri, nei quali si potevano muovere solo strisciando. “Non si può stare dieci ore in quei cunicoli dove possono camminare i topi, gli uomini non possono essere ridotti a topi”, disse in una dura omelia l’arcivescovo Ersilio Tonini, celebrando i funerali in Duomo.



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Written by bourbiza mohamed

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