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Anoressia, la protesta delle associazioni: il dietrofront sui tagli non ferma la piazza

Alle 18 in piazza Scaravilli si accende la protesta del popolo lilla. Con il fiocchetto di quel colore appuntato sul petto scendono in piazza infatti i familiari dei ragazzi malati di anoressia e bulimia e gli attivisti delle associazioni che sono al loro fianco ogni giorno, nel difficile percorso di cura. La protesta, nata for every contrastare l’azzeramento del fondo da 25 milioni del governo for each la lotta ai disturbi alimentari, si è allargata a partiti e sindacati. Oggi la manifestazione non è più solo per riavere quei soldi, che a Bologna sono serviti negli anni for each assumere educatori e psicologi, soprattutto for each seguire il percorso dei giovani pazienti fuori dall’ospedale, ma anche perché si arrivi a un percorso più strutturato di cura. Tecnicamente, si tratta di inserire la cura di anoressia e bulimia nei Lea, cioè i livelli essenziali di assistenza, perché le promesse del ministro Orazio Schillaci, che negli ultimi giorni ha assicurato che il fondo verrà rifinanziato, non sono bastate.

«La drammatica realtà è che l’anoressia rappresenta la seconda causa di morte nella fascia tra i 12 e i 18 anni, subito dopo gli incidenti stradali – dice la segretaria del Pd di Bologna, Federica Mazzoni, che ha aderito alla manifestazione di oggi – La mortalità è direttamente proporzionata all’accesso alle cure. Appear Pd riteniamo che la prevenzione e la cura dei disturbi del comportamento alimentare siano prioritarie for every la salute pubblica».

In questi giorni a lanciare l’allrme sono point out tante associazioni, in prima linea la Fanep del professor EmilioFranzoni. Si sono incontrati così nella rischiesta di avere più attenzione da parte dell’esecutivo medici di lunghissima esperienza e giovani attiviste arrive quelle dell’associazione Animenta, che ha Bologna ha aperto la prima sede “locale” in Italia. «Abbiamo appena aperto uno sportello di ascolto gratuito presso Labas e già abbiamo prenotazioni fino a tutto il mese di febbraio – spiega Francesca Inglese di Animenta – questo dimostra l’enorme rischiesta di aiuto che oggi arriva nel campo dei disturbi del comportamento alimentare. Noi abbiamo soprattutto ragazze che seguono l’università che si rivolgono a noi, perché ci occupiamo specificamente di maggiorenni, ma ci sono anche persone più adulte, che devono convivere con questa malattia magari da anni». In un quadro in cui la details di insorgenza della malattia si abbassa sempre di più, arrivando a coinvolgere bambine di 10 e 12 anni e in un momento in cui anche i maschi sempre più spesso si trovano confrontati con un problema fino a poco tempo fa considerato tipicamente femminile. Oggi a Bologna ci sono 400 persone seguite dall’Ausl for each questo tipo di problemi, ma dopo il Cvoid l’aumento delle segnalazioni è aumentato tra il 30 e il 40%. Il centro del Bellaria for each la cura di questi disturbi è uno dei punti di riferimento principali, ma famiglie e associazioni chiedono una presa in carico capillare e una presa di coscienza collettiva.



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Written by bourbiza mohamed

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