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Come cambia Instagram se sei adolescente


In Italia l’età minima per iscriversi a un social network è fissata a 14 anni secondo l’articolo 2-quinquies del decreto legislativo 101 del 2018, che ha recepito nel nostro Paese il Gdpr. Chi ha meno di 14 anni può iscriversi con il consenso dei genitori. Ma i controlli sono scarsi e la legge è spesso inapplicata. Le famiglie, poi, troppo spesso non ci mettono la supervisione necessaria.

Meta ha appena annunciato nuovi strumenti per offrire agli adolescenti esperienze più adatte alla loro età su Facebook e Instagram. Abbiamo intervistato Laura Bononcini, Public policy director Southern Europe di Meta.

L’azienda non comunica quanti siano i minorenni presenti sulle piattaforme. A domanda diretta, Bononcini risponde evasiva: “I numeri di persone presenti sulle nostre piattaforme sono in crescita. Oggi 3,9 miliardi di persone utilizzano almeno una delle nostre app ogni mese. Sono 3,05 miliardi le persone attive su Facebook ogni mese a livello globale e 35,6 milioni le persone attive su Facebook ogni mese in Italia. Per quanto riguarda Instagram, ci sono 39 milioni di persone attive ogni mese in Italia”.

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Come verificate che non si iscrivano minori di 13 anni, anche se celati dietro falsi account?

Come giustamente dice, l’età minima per potersi iscrivere alle nostre piattaforme è 13 anni: ragazzi d’età inferiore non sono ammessi. Per determinare l’età giusta ci siamo basati su quello che ci dicono gli esperti e le normative europee ed internazionali. Quello della verifica dell’età è un tema che negli anni è stato molto dibattuto. Riuscire a capire l’età di una persona su internet è una sfida complessa, perché necessita di trovare il giusto equilibrio tra tutela della sicurezza e tutela della privacy delle persone, ed è fondamentale trovare modalità efficaci per farlo. A novembre 2022 abbiamo introdotto uno strumento per la verifica dell’età: quando un adolescente prova a modificare la sua età su Instagram, da minorenne a maggiorenne, facciamo delle verifiche chiedendo di registrare un video selfie o di caricare un documento d’identità. Laddove un minore dovesse mentire sulla propria età, invitiamo la community a segnalare quell’account indicando che la persona ha meno di 13 anni. Questo ci permette di fare ulteriori verifiche – dalla quella del documento alla revisione dei contenuti – e, qualora la violazione fosse confermata, di chiudere immediatamente l’account del minore. Anche l’intelligenza artificiale può aiutarci a identificare ragazzi che stanno potenzialmente mentendo, basandosi su una serie di segnali come l’età dei loro amici o i contenuti dei loro post. Purtroppo a oggi non esiste una soluzione tecnologica infallibile, ed è sicuramente fondamentale anche un’adeguata attività di formazione e sensibilizzazione dei ragazzi, di genitori e insegnanti su questo tema.

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Quali sono le nuove politiche destinate agli adolescenti che avete annunciato?

Per noi è fondamentale che i ragazzi abbiano una esperienza sulle nostre piattaforme che sia corrispondente alla loro età. I contenuti rilevanti per un pubblico minorenne sono diversi rispetto a quelli adatti ad un pubblico adulto. Pochi giorni fa abbiamo introdotto in tutto il mondo nuove politiche e livelli di protezione sui contenuti che i giovani vedono su Instagram e Facebook. Innanzitutto, inizieremo a nascondere loro più tipi di contenuti, quelli che potrebbero essere più sensibili per la loro età. Un post di una persona che racconta la sua lotta contro i pensieri di autolesionismo, ad esempio, potrebbe non essere adatto a tutti i giovani, sebbene sia un contenuto ammesso sulle nostre piattaforme. Se già da tempo ci impegniamo a non suggerire questo genere di contenuti agli adolescenti su Reels e in Esplora, da ora non li mostreremo più neanche nel Feed e nelle Storie, anche se sono condivisi da qualcuno che seguono. Inoltre, stiamo attivando automaticamente e in modalità predefinita per tutti gli adolescenti, anche quelli già iscritti alle nostre piattaforme, l’impostazione di controllo dei contenuti sensibili più restrittiva. In questo modo, rendiamo ancora più difficile per loro imbattersi in contenuti o account potenzialmente sensibili. 

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Come “educate” gli utenti minori a usare e aggiornare le impostazioni di sicurezza e privacy?

Per assicurarci che gli adolescenti controllino regolarmente le loro impostazioni di sicurezza e privacy su Instagram e siano consapevoli delle impostazioni più private disponibili, stiamo inviando loro nuove notifiche per incoraggiarli ad aggiornare le loro impostazioni per vivere un’esperienza più privata.

 

Come indirizzate chi cerca contenuti su suicidio, anoressia o altro a esperti in grado di aiutarli?

Premetto che, sebbene permettiamo, rispondendo alle raccomandazioni di esperti internazionali, alle persone di condividere contenuti che parlano delle lotte contro il suicidio, l’autolesionismo o i disturbi alimentari con l’obiettivo di denunciare questi comportamenti e aiutare altri ad uscirne, la nostra politica è di non raccomandare questi contenuti. Per questo, studiamo continuamente nuove modalità per renderli più difficili da trovare. Detto ciò, vogliamo che le persone trovino sostegno sulle nostre piattaforme, se ne hanno bisogno. Quando qualcuno cerca termini legati al suicidio, all’autolesionismo e ai disturbi alimentari, nascondiamo questi risultati e lo indirizziamo a risorse di esperti per chiedere aiuto, ad esempio Telefono Azzurro, Telefono Rosa o Befrienders Worldwide, per ricevere assistenza immediata da parte di esperti.

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Come funziona e funzionerà il parental control?

La Supervisione genitori, presente su Instagram, Facebook e Messenger, è un insieme di strumenti che aiutano il genitore a far vivere un’esperienza positiva online ai propri figli, permettendo all’adulto di: vedere quanto tempo l’adolescente passa sulla piattaforma; impostare un limite di tempo e pause programmate; ricevere notifiche sulle segnalazioni che fa l’adolescente e sugli account che decide di bloccare; essere informati sugli account seguiti dall’adolescente e su quelli da cui è seguito, e visualizzare le impostazioni dell’account del minore. È un patto che ogni genitore può fare con il proprio figlio minorenne: si chiama appunto “di supervisione” e non “di controllo”, proprio perché dà agli adulti la possibilità di supervisionare i propri figli, ma nel pieno rispetto della loro privacy. La supervisione può essere attivata solo previa autorizzazione dei ragazzi e non consente ai genitori di leggere i loro messaggi privati. Questo perché riteniamo, anche sulla base di quello che ci dicono gli esperti, che sia importante rispettare la privacy dei giovani. Se li obblighiamo a essere monitorati, è probabile che loro trovino semplicemente altri modi per utilizzare le tecnologie o che lo facciano di nascosto. Per questo la supervisione è un patto che si basa sulla fiducia e sul dialogo, e non uno strumento di controllo o costrizione.

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Quali metodi adottate per monitorare e gestire situazioni di cyberbullismo?

I social media hanno creato un’opportunità senza precedenti per le persone di esprimersi e, nella maggior parte dei casi, tale espressione dà un contributo positivo all’interno della community. Ma sappiamo che, talvolta, i nostri strumenti sono utilizzati in modo inappropriato. Non ammettiamo in alcun modo bullismo, molestie e intimidazioni sulle nostre piattaforme. Appena veniamo a conoscenza di contenuti di questo tipo prendiamo provvedimenti e li rimuoviamo. I nostri sforzi sono dimostrati dai numeri che condividiamo ogni trimestre nei nostri report sulla trasparenza.

 

Quali?

La diffusione di contenuti di bullismo su Instagram, tra luglio e settembre 2023, è stata dello 0,06% – 0,07%. In altre parole, ogni 10.000 visualizzazioni di contenuti presenti su Instagram, solo 6-7 sono riconducibili al bullismo. Nello stesso periodo, abbiamo rimosso 8,4 milioni di contenuti di questo tipo da Instagram, nel 93,2% dei casi prima ancora che gli utenti ce li segnalassero. Questo è possibile grazie a sofisticati sistemi di intelligenza artificiale che operano in background sulle nostre piattaforme e che intervengono autonomamente su contenuti in violazione delle nostre policy.

 

Che cosa un genitore o un ragazzo può segnalare a Meta e in che modo?

Chiunque, genitore o adolescente, può fare una segnalazione. Ogni contenuto, account o commento che ci mette a disagio o che riteniamo non dovrebbe essere su Instagram o Facebook può e deve essere segnalato. Per farlo, basta selezionare il contenuto e scegliere “Segnala”. Le segnalazioni sulle nostre piattaforme sono sempre anonime, quindi la persona che ha pubblicato il contenuto non saprà mai che l’avete segnalato. I nostri team di revisori lavorano costantemente per esaminare le segnalazioni e rimuovere rapidamente i contenuti che vanno contro le nostre Linee guida. Negli ultimi anni abbiamo quadruplicato il numero di persone che si occupano di sicurezza e benessere, arrivando a oltre 40.000 persone nel mondo. Di questi, circa 15.000 sono revisori di contenuti.

 

Foto volgari o spinte di adolescenti: le “bannate” in qualche modo?

Come dicevo, le Linee guida della community definiscono il nostro lavoro e le azioni consentite e quelle non consentite sulle nostre piattaforme. Ad esempio, non è consentita la pubblicazione di contenuti di nudo, né da parte di adolescenti né di adulti. Nel tempo abbiamo differenziato maggiormente le norme su questo tipo di contenuti, poiché sappiamo che immagini di nudo possono essere condivise per diversi motivi, anche come forma di protesta, per sensibilizzare su una causa o a scopo educativo o medico. Qualora tali intenti siano chiari, facciamo concessioni sul contenuto, e in alcuni casi includiamo un’etichetta affinché le persone sappiano che i contenuti potrebbero urtare la loro sensibilità. Negli altri casi, inclusi immagini o comportamenti espliciti, prendiamo provvedimenti e rimuoviamo il contenuto. Questo perché vogliamo che le nostre app siano uno spazio rispettoso e adatto a un pubblico eterogeneo. Ovviamente, al di là delle politiche di ciascuna piattaforma, è fondamentale anche adottare un approccio integrato coinvolgendo genitori, esperti e personaggi che hanno una forte influenza sui giovani, per creare una cultura online che promuova la responsabilità, il rispetto e la consapevolezza della privacy tra i giovani, ad esempio attraverso programmi educativi e occasioni di dialogo con i giovani che affrontino i rischi legati alla pubblicazione di contenuti intimi online.

 

L’idea dei social network senza la presenza di minori sarà mai realtà?

Noi crediamo fortemente che i social media offrano enormi vantaggi e opportunità per gli adolescenti: connettersi con gli amici e la community, esplorare i propri hobby e interessi, dare voce alla loro creatività. Gli adolescenti scelgono Instagram per trovare le cose che gli interessano, per scoprire il mondo che li circonda, per ispirarsi ai creator e spesso anche per trovare sostegno. Come industry, vogliamo che i social media siano una forza positiva nella vita degli adolescenti, per questo ascoltiamo sempre il feedback degli esperti e della community per costruire uno spazio in cui i ragazzi si sentano liberi di esprimersi, in modo positivo e sicuro.



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Written by bourbiza mohamed

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Resto assolutamente convinta della sua innocenza

Portofino, thanks milioni e 300 mila euro for each questa finestra affacciata sulla piazzetta, l’immobiliare del lusso non conosce crisi