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Il 2024 sarà l’anno dei droni, finalmente

Il primo drone era una mongolfiera e volò nel 1783, quando la rivoluzione francese era ancora lontana. Nel 1849 dei droni simili per la prima volta furono usati dagli austriaci per condurre il bombardamento di Venezia, con scarso successo per fortuna. Dieci anni più tardi a Parigi venne scattata la prima fotografia aerea da una mongolfiera, ma purtroppo è andata perduta. Alla fine del secolo Alfred Nobel brevettò un sistema per collegare una macchina fotografica a un razzo per scattare una foto e due foto furono effettivamente scattate in questo modo dopo la sua morte: non erano granché.

Il primo aereo senza pilota risale all’epoca della Prima guerra mondiale e oggi in guerra sono la norma. Questo per dire che la storia dei droni viene da lontano, ma è da una decina di anni che si parla di un loro utilizzo diffuso per la vita civile, più o meno da quando ad una fiera a Las Vegas una startup francese presentò un modellino che si poteva controllare con uno smartphone. Fu una svolta. Nel 2013 Jeff Bezos promise che un giorno Amazon avrebbe fatto le consegne in questo modo e adesso ci siamo quasi: dopo alcuni test in California e Texas, si parte a fine 2024 in Italia e nel Regno Unito, consegne entro un’ora in certe zone.

E la sorpresa è l’Italia che non è esattamente il paese più avanzato quando si tratta di sperimentare nuove tecnologie. E invece sui droni siamo avanti. L’ENAC, l’Ente che gestisce l’aviazione civile, li considera giustamente un nuovo settore economico da sviluppare e sta firmando diverse convenzioni per regolamentarne e permetterne l’uso. Gli esempi fioccano. Il 2024 sarà l’anno dei voli Fiumicino-Roma con Volocopter, un drone che porterà due passeggeri all’aeroporto della capitale in venti minuti (inizialmente con il pilota, ma in seguito senza). E qualche giorno fa sempre l’ENAC ha autorizzato l’uso come drone del Jetson One, un velivolo a decollo verticale che una startup svedese sta sviluppando e testando da qualche anno a sud di Firenze (ne avrebbe già venduti 300 esemplari a 98 mila dollari l’uno). Insomma sta cambiando qualcosa: l’era delle macchine volanti forse è più vicina di quel che credevamo. 



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Written by bourbiza mohamed

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