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No ad ulteriori tagli sulla rivalutazione delle pensioni

“Il Governo sta ragionando nella prossima  Legge di Bilancio, di rimettere mano  in tasca ai pensionati, attraverso un provvedimento  di mancata rivalutazione delle pensioni oltre quattro volte il minimo, con un meccanismo a fasce e non a scaglioni, sistema più equo preposto dal governo precedente. Davanti a questo timore, la Uil Pensionati del territorio cesenate, così come a tutti i livelli regionale e nazionale è pronta a dare battaglia per tutti i pensionati che purtroppo continuano a essere  vittime di una inflazione che diminuisce, ma purtroppo, non molla”. E’ quanto afferma in una nota la Uil Pensionati Cesena.

“Quei pensionati – dettaglia il sindacato – che riescono a mettere in tavola sempre meno cibo e di qualità sempre più scadente, gli stessi pensionati che non hanno soldi per curarsi e che rimangono impantanati nelle liste d’attesa perché la politica sostiene che non ci sono soldi per la sanità, nonostante  non abbia voluto adottare il Mes sanitario. La piattaforma unitaria del Sindacato contiene molte proposte sia sul campo sanitario, sia sulla non autosufficienza, sia sul potere d’acquisto. Per ora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Invece di ascoltarci, il Mef chiede all’Inps di simulare l’impatto di nuovi tagli sugli assegni pensionistici. Non c’è bisogno di nessuna simulazione. Gli effetti di un nuovo taglio sulla rivalutazione sarebbero devastanti. Si tratta di impoverire anche la classe media, in particolare 4 milioni di pensionate e pensionati, già messi in ginocchio dal mancato adeguamento dell’anno scorso. Per sgombrare il campo dalla facile retorica si parla di anziani- pensionati, con pensioni nette attorno ai 1500 euro. Non si parla di pensioni d’oro (ma di pensionati che nella loro carriera lavorativa hanno versato i contributi e che hanno diritto come gli altri di vedere rivalutata la propria pensione)”.

“Per questo come Uil Pensionati abbiamo avviato cause pilota contro il taglio della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a 4 volte il trattamento minimo. Abbiamo depositato diffida all’Inps e adesso procederemo alla seconda fase, con l’invio delle cause ai diversi Fori competenti e con l’obiettivo è arrivare alla Corte Costituzionale. Naturalmente, il nostro impegno è rivolto anche alle pensioni di importo più basso, per le quali ad esempio chiediamo l’aumento, l’ampliamento della quattordicesima e l’incremento delle somme per chi già la riceve e la riduzione delle tasse. Nel caso si realizzasse l’ipotesi di un ulteriore taglio sulla rivalutazione delle pensioni, di certo non staremmo fermi. Allo stesso modo, non rimarremmo con le mani in mano se nella Legge di Bilancio non ci fossero finanziamenti adeguati per la Non Autosufficienza e per potenziare la sanità pubblica”.



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Written by bourbiza mohamed

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