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Sui diritti civili Rimini sempre in prima linea, in 15 mila sfilano al Parco del Mare con il Summer Pride

Migliaia e migliaia di persone si sono riversate lungo il Parco del Mare per l’edizione 2023 del Rimini Summer Pride. La pioggia, arrivata lungo la riviera a un’ora dall’inizio della parata, non ha rovinato la giornata di festa dedicata alle famiglie arcobaleno e ai diritti civili. Sei carri hanno animato la chilometrica parata, oltre al trenino con a bordo le famiglie. Tra striscioni e tanto colore, sono partiti in almeno dieci mila. Con molte persone che si sono poi aggregate al corteo mentre le autorità avanzavano con in testa lo striscione “We are family”. Secondo le prime stime di Arcigay Rimini l’edizione ha replicato il successo dell’anno passato, con 15 mila persone coinvolte lungo il percorso partito da piazza Benedetto Croce e concluso in piazzale Fellini, dove la festa è proseguita con i vari interventi istituzionali e lo show di Senhit, alle spalle già due partecipazioni all’Eurovision.

Non sono mancati gli striscioni goliardici. Da chi ha proposto la scritta: “Questa Barbie è incazzata non romantica”. A chi l’ha messa in politica con un “Anche io ho i Meloni ma non rompo i maroni”. Tra camion e furgoni trasformati in discoteche mobili con musica a tutto volume, in tanti si sono improvvisati con risciò, macchinine elettriche e carretti. Quando la parata è arrivata in piazzale Kennedy, gremito con molti turisti in attesa del passaggio della sfilata, si è udito un forte applauso.

E’ la Rimini che sui diritti civili “non va in vacanza” e che punta a lanciare chiari messaggi per “sradicare l’omofobia in favore di una cultura di pari opportunità”. In prima fila, davanti allo striscione di apertura, insieme al presidente di Arcigay Rimini Marco Tonti, non hanno voluto mancare tra gli altri il parlamentare Andrea Gnassi e la vicesindaca di Rimini Chiara Bellini. Sul palco anche Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale,  l’Eurodeputata Alessandra Moretti e Alessandro Zan.

Il tema dell’edizione 2023 ha visto al centro le famiglie, “We are family”, “una dichiarazione di appartenenza al mondo delle famiglie” mentre è in atto “una guerra contro quelle arcobaleno, costrette ad andare fuori dall’Italia, all’esilio, per ottenere lo stato di famiglia. E neanche più quello se passa la nuova legge al Senato” hanno sottolineato gli organizzatori nel messaggio della nuova edizione.



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Written by bourbiza mohamed

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