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Crunchyroll spiegato ai boomer: cos’è, come funziona, come ci si iscrive, cosa vedere


È l’app di streaming più amata da giovani e giovanissimi, oltre 50 milioni di download solo su Android, circa 120 milioni di utenti registrati, di cui 11 milioni paganti: è un po’ come Netflix, ma si possono vedere solo anime giapponesi o comunque in arrivo dall’Oriente.

Si chiama Crunchyroll, è una piattaforma di streaming disponibile in tutto il mondo e attualmente di proprietà di Sony, che l’ha comprata a fine 2020 (per circa 1,2 miliardi di dollari) da Warner Bros. Che a sua volta l’aveva rilevata da AT&T. L’idea è però vecchia del 2006 e venne a un gruppo di studenti dell’università californiana di Berkeley, che appunto volevano un posto dove poter vedere film e serie prodotte in Asia.

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Quanto costa Crunchyroll e come abbonarsi

Crunchyroll ha preceduto Netflix di un paio d’anni nel campo dello streaming ma rimane piccolissima rispetto al colosso di Los Gatos, che al momento ha circa 240 milioni di abbonati (tutti paganti) nel mondo. Nonostante questo, la sua specializzazione le ha permesso di ritagliarsi uno spazio significativo.

Abbiamo usato Crunchyroll grazie a una prova gratuita di 75 giorni ottenuta con il nostro abbonamento a Game Pass Ultimate e di seguito vi raccontiamo com’è andata, come ci si iscrive, quanto costa il servizio a pagamento, che cosa ci è piaciuto e che cosa no. E anche che cosa vedere, ovviamente.

Rispetto a più o meno tutte le principali piattaforme di streaming, Crunchyroll permette ancora un periodo di uso gratuito per chiunque: ci si collega al sito italiano, si crea un account e poi si hanno a disposizione 14 giorni di visione. Durante la procedura di iscrizione è comunque necessario inserire un metodo di pagamento, perché gli addebiti inizieranno in modo automatico al termine della prova.

Abbiamo trovato tutto molto chiaro: sia nella mail di conferma sia sotto alla voce Account del sito è specificata con precisione la data a partire dalla quale si inizierà a pagare, e subito sotto c’è il pulsante Cancella l’abbonamento. Che è una cosa che quindi si dovrebbe poter fare senza particolari problemi, come purtroppo non spesso accade.

Se si decide di continuare, le opzioni a disposizione sono 3. Anzi, sono 4: si può restare iscritti ma scegliere il piano Free, con pubblicità e un numero (molto) limitato di contenuti da vedere. Altrimenti, si può attivare il piano Fan da 4,99 euro al mese, Mega Fan da 6,49 al mese (che è quello usato per il test) o Mega Fan Annuale da 64,99 euro l’anno. Il catalogo è uguale per tutti, ma gli abbonamenti Mega Fan permettono la visione su un massimo di 4 dispositivi (invece che su uno solo) e la riproduzione offline.

Nelle informazioni di ogni singolo contenuto sono specificate le lingue dell'audio e dei sottotitoli

Nelle informazioni di ogni singolo contenuto sono specificate le lingue dell’audio e dei sottotitoli 

Come usare Crunchyroll (e cosa cambia fra Sub e Dub)

L’esperienza di navigazione e visione dei contenuti su Crunchyroll è simile a quella delle altre piattaforme di streaming: ci sono le app su App Store e Play Store, per i televisori smart, si può accedere da browser e così via. I contenuti sono organizzati per data, per ordine alfabetico, per genere e per popolarità.

C’è però una differenza importante rispetto alle altre piattaforme di streaming diffuse in Occidente: visto che i contenuti vengono resi disponibili molto rapidamente dopo la trasmissione in Giappone, raramente sono in una lingua comprensibile. È per questo che accanto a ognuno, insieme con la media dei voti degli utenti, ci sono la dicitura Sottotitolato, Doppiato oppure Sub/Dub, che sta a significare tutte e due le cose, cioè Subbed e Dubbed (sottotitolato e anche doppiato). La sigla Dub non vuole però necessariamente dire che il doppiaggio è in italiano: molto spesso è in inglese, ma altrettanto spesso i sottotitoli sono in italiano. Anche qui, l’app è comunque molto chiara: per ogni contenuto, alla voce Informazioni è possibile vedere l’elenco delle lingue disponibili e comunque quando si avvia la visione si viene avvertiti se il film o la serie è solo in giapponese con sottotitoli.

La risoluzione dei contenuti non è specificata: ci è sembrata a livello di quella Full HD di Netflix, senza cali di frame rate o tracce di buffering, neppure nei primi secondi. Fra le funzionalità cui ormai le piattaforme ci hanno abituati, il comando Vedi il prossimo episodio arriva forse un po’ tardi (dopo i titoli di coda) e manca Salta la intro. Che però sono due difetti abbastanza comprensibili, perché gli episodi degli anime sono generalmente di durata più breve della media.

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In alto a destra, in bella evidenza, il banner che ricorda la disponibilità dei 14 giorni di prova gratuita

In alto a destra, in bella evidenza, il banner che ricorda la disponibilità dei 14 giorni di prova gratuita 

Quali anime ci sono su Crunchyroll e cosa guardare

Per il resto, c’è tutto quello che ci si aspetta: c’è la sezione Continua a guardare che si riempie man mano che si guardano cose, ci sono i Consigliati, si possono fare liste di quello che interessa e si può scegliere se vedere oppure no i contenuti VM18. Che non sono quelli davvero per adulti ma semplicemente anime di genere seinen, che affiancano i vari shonen e shojo (nelle intenzioni rivolti rispettivamente ai ragazzi e alle ragazze).

Va bene, ma che cosa si può vedere su Crunchyroll? Soprattutto, che cosa vale la pena vedere? La piattaforma parla di “oltre 1000 titoli”, contando probabilmente i singoli episodi e pure le sue produzioni originali (che realizza da inizio 2020), che è un numero notevole: fra i titoli più popolari ci sono ovviamente Demon Slayer, One Piece, Attack on Titan, tutte le stagioni di Naruto e tutte quelle di My Hero Academia e molto altro ancora.

Ma ci sono anche produzioni meno scontate e mainstream. Apprezzando soprattutto la fantascienza e lasciando stare gli shonen per sopraggiunti limiti di età, abbiamo particolarmente gradito 86, Nier: Automata e Knights of Sidonia e anche avuto l’occasione di recuperare Kill la Kill e Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans. Soprattutto, ci sono piaciuti i due spinoff di Blade Runner, intitolati Black Out 2022 e Black Lotus e ambientati fra il primo e il secondo film, che sono decisamente più belli di quello che i voti su IMDb lascerebbero immaginare. Inoltre, la piattaforma ha una sezione di notizie davvero completa e curata e app dedicate per l’accesso ad alcuni videogiochi tratti dalle serie di maggiore successo e per la lettura dei manga.

Quanto a quello che non c’è, manca Evangelion, non c’è Devilman e non c’è praticamente nessuno dei robottoni giapponesi (ma c’è tantissimo Gundam): non c’è quasi nulla dei classici, ma non è in effetti per cercare questi contenuti che ci si rivolge a Crunchyroll. Anche se onestamente un intero rewatch di Ranma 1/2 ce lo saremmo fatto volentieri.

@capoema

 



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Written by bourbiza mohamed

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