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Reggia di Caserta, riapre l’ala ovest con i letti di Francesco II e Murat


Mezzogiorno, 16 dicembre 2022 – 17:13

Il cuore del progetto sono proprio gli ambienti intimi dei due regnanti

di S. B.

stata riaperta al pubblico, dopo un lungo restauro, l’ala ovest della Reggia di Caserta. I visitatori potranno ammirare la Sala del Consiglio, le retrostanze dell’800, la Sala delle culle, l’anticamera e la Cappellina di Pio IX, la Camera da letto e le anticamere di Gioacchino Murat, la Camera da letto e l’anticamera di Francesco II. Cuore del restauro proprio gli ambienti intimi dei due regnanti con i monumentali giacigli.

Letti da re

Quello di Francesco II un grande letto “en bateau” di legno mogano a doppia testata con quattro busti raffiguranti Pallade e Marte. Le due spalliere sono ornate da due figure alate e fregi. Il baldacchino costituito da una pedana e da un padiglione intagliato e dorato, terminante con una corona lignea da cui discende il cortinaggio. La struttura lignea era in discreto stato di conservazione, i tessuti (databili agli inizi del XIX secolo) presentavano, invece, un avanzato stato di degrado con strappi e cambiamenti cromatici. Il drappo esterno (sostituito in occasione di un vecchio intervento), pur mostrando problematiche similari, era invece in uno stato di conservazione migliore proprio perch di recente fattura ma con alterazione della tinta. Sulle parti lignee sono stati riscontrati in diversi punti sollevamenti, microfratture, piccole lacune e fori di sfarfallamento dovuti a un’infestazione di insetti xilofagi.


Il letto di Murat

Il letto di Gioacchino Murat, in legno di mogano, presenta una ricca decorazione con

fregi di legno dorato raffiguranti elmi, lance, spade e teste leonine. Quattro picche sostengono il baldacchino, da cui discende un cortinaggio di raso avorio e blu frangiato. I tessuti erano in pessimo stato di conservazione. A seguito di analisi al microscopio, stato confermato quanto gi ipotizzato in fase di progettazione del restauro. I materiali sono risultati essere di produzione industriale, sicuramente successiva a quella di realizzazione del letto e in pessime condizioni. Si ritenuto, pertanto, opportuno sostituirli giovandosi di un’eccellenza del territorio. In considerazione del valore della produzione serica leuciana e del legame profondo, storico e ideologico, con la Reggia di Caserta la direzione dell’istituto del MiC ha chiesto la collaborazione della Camera di Commercio di Caserta che ha generosamente donato 100 metri di raso in seta e 100 metri di taffet forniti dalla rete San Leucio Textile, marchio di tutela della seta di San Leucio. In questo modo il letto ha riacquisito la sua veste regale.

Le sale dell’800

L’intervento nelle sale dell’Ottocento degli appartamenti reali ha riguardato anche il restauro dei portelloni. Dopo averne rinvenuto la doratura originale, eseguita all’epoca in argento meccato ad oro, si proceduto al suo ripristino, dove possibile, e alla ricostruzione, nelle parti in cui ormai era andata perduta. Con la collaborazione di Opera Laboratori sono state recuperate e rimontate due mantovane con zinefra, originali e conservate nei depositi, e si proseguito con creazione e collocazione di nuove tende a ogni finestra. stato, inoltre, avviato lo studio e il restauro dei cordoni in seta originali, a tenuta delle sovratende. Tale attivit sar seguita da appositi e puntuali approfondimenti.

Un lavoro certosino, di estremo dettaglio e grande applicazione, stato quello relativo alla pavimentazione in cotto dipinto a finto marmo delle sale dell’Ottocento. Dopo rilevazioni, effettuate mediante fotografie a luce visibile, ultravioletta e infrarossa e prelievo di piccoli campioni analizzati in laboratorio con microscopio ottico e in fluorescenza UV, i professionisti della conservazione – pennelli, spugne e colori alla mano – hanno riprodotto i disegni, le cromature e i particolari delle superfici.

Terrae Motus

Da oggi, inoltre, visitabile anche l’ulteriore ampia selezione delle opere della

collezione Terrae Motus, con il riallestimento nell’ala dell’800 e nelle retrostanze del ‘700. La Reggia di Caserta, nel novembre del 2020, ha avviato il processo di riesposizione delle opere donate dal gallerista Lucio Amelio alla Reggia di Caserta nel 1993 lungo il percorso museale. Dopo la collocazione, ideata dal direttore generale Tiziana Maffei in collaborazione con Angela Tecce, delle prime 21, attraverso una contaminazione tra arte contemporanea e ambienti di Corte, negli ultimi mesi si proceduto a completare l’esposizione che restituisce la dovuta visibilit e valorizzazione alla prestigiosa collezione.

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16 dicembre 2022 | 17:13

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Written by bourbiza mohamed

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