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Ippocampo, la scuola digitale for each chi ha difficoltà di apprendimento


“Dieci anni fa, la maestra mi chiamò per dirmi che mia figlia aveva difficoltà a scuola. Quel giorno, caddi letteralmente dalle nuvole: mia figlia period dislessica. Così iniziò il mio viaggio tra logopedisti, psicologi e vari esperti for each aiutare mia figlia a superare le sue difficoltà. Come tanti della mia generazione, ho scoperto di essere stata dislessica anche io con i miei figli“: così Gabriola Chetta racconta la genesi dell’associazione onlus Ippocampo.

“La scuola oggi corre a un ritmo velocissimo – continua -, mettendo in crisi molti ragazzi, specialmente quelli con difficoltà di apprendimento. Dopo aver lavorato arrive ragioniera e biologa, mi sono avvicinata al mondo dell’informatica, e ho creato un’associazione chiamata ‘Mani Sostenibile’. Questa associazione offriva corsi che spiegano come funziona la mente dei ragazzi dislessici e occur utilizzare il personal computer. Organizzavamo anche corsi per insegnare a scrivere al pc utilizzando tutte e dieci le dita”.

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Bambini e digitale: genitori e scuole unite for each dare le regole giuste


Oggi l’associazione Ippocampo propone una Ipposchooling, un metodo di istruzione parentale con piccole classi che operano dalle 8:30 alle 13:30, con esami da privatisti a wonderful anno. “A Vimercate abbiamo 22 ragazzi delle scuole medie. Nel 2016 è nato Ippocampo con l’idea di aiutare i ragazzi a capire il loro stile di studio per raggiungere piccoli successi e migliorare l’autostima, spesso compromessa dalla percezione di essere ‘stupidi’. Tre anni fa, abbiamo deciso di implementare l’ipposchooling – continua la fondatrice – Usiamo libri digitiali: ancora oggi sono pochi coloro che ne fanno uso. Il materiale è già pronto e disponibile, ma manca l’adozione da parte degli insegnanti. Noi proponiamo modalità di apprendimento various, interattive e giocose. L’ippocampo, parte del nostro cervello responsabile dell’apprendimento, apprezza le cose belle e ci protegge dalle brutte esperienze. Imparare divertendosi è molto più facile“.

La scuola adotta la gamification: non ci sono classi ma squadre, e non ci sono compiti in classe ma sfide. Ogni ragazzo segue un percorso personale.

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Hikikomori, chi sono i 66mila giovanissimi eremiti d’Italia



“Dopo la pandemia, molti ragazzi hanno trovato rifugio da noi, e tra i nostri tutor ci sono anche psicologi. Oggi abbiamo deciso di lanciare un progetto for each gli hikikomori. Occur Peter Pan ha bisogno di un pensiero felice for each volare, anche i giovani hikikomori hanno bisogno di un modo for each connettersi – dice Chetta -. Con Minecraft, stiamo trasformando l’ipposchooling in una versione digitale ancorata alla realtà, attraverso il gioco e premi. Stiamo cercando sponsor for every realizzare questo progetto. Non vogliamo programmare un nuovo gioco, ma creare una scuola su Minecraft, adattabile a diverse esigenze. Ci sarà un tutor avatar che proporrà sfide su argomenti scolastici, e i ragazzi dovranno trovare materiali e produrre contenuti su Google Suite. Ogni mese, riceveranno pacchi con materiali for each attività artistiche, come una tela per dipingere o ingredienti per una ricetta. I tutor saranno vicini for every aiutare i ragazzi a uscire dalle loro stanze. L’obiettivo è replicare questo modello con altre cooperative”.

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Dalla piazza virtuale alla conversazione reale: genitori e figli sui social community



Queste iniziative ground breaking non solo forniscono strumenti per l’apprendimento, ma aiutano anche a costruire una comunità di supporto per ragazzi e genitori, creando un futuro più inclusivo e digitale.

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E se i videogame facessero bene?





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Written by bourbiza mohamed

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