Accadde oggi
Jane Byrne era stata appena eletta, a sorpresa: prima sindaca di Chicago e prima donna alla guida di una grande città Usa. Era il 1979 e lei ricevette nel suo ufficio due ospiti “in missione per conto di Dio”: John Belushi e Dan Aykroyd. Li ascoltò in silenzio, con aria severa (un po’ come sorella Mary Stigmata). Chiedevano di girare un film a Chicago. Non un film normale, ma una grande produzione hollywoodiana. E chiedevano il permesso di sfondare con la macchina l’ingresso del Daley Plaza, nel centro cittadino, promettendo che «il mattino dopo sarebbe tornato come nuovo». E infine, chiedevano una grande premiere per il film, in cambio di una ricca donazione agli orfanotrofi locali. La sindaca, che sapeva quanto tutto questo avrebbe irritato i suoi avversari, disse solo: «Accomodatevi!». Così, il 16 giugno 1980, i Blues Brothers ebbero la loro grande anteprima a Chicago. E fu subito cult. (di Luigi Gaetani)
Nati del giorno
Geronimo, 16 giugno 1829, condottiero nativo americano
Achille Lauro, 16 giugno 1887, armatore, politico ed editore
Stan Laurel, 16 giugno 1890, attore, comico, regista e produttore cinematografico britannico
William Sharpe, 16 giugno 1934, economista statunitense
Giacomo Agostini, 16 giugno 1942, pilota motociclistico
Simonetta Matone, 16 giugno 1953, magistrata e politica
Jürgen Klopp, 16 giugno 1967, allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco
Tupac, 16 giugno 1971, rapper, attivista e attore statunitense
Patrick Zaki, 16 giugno 1991, studente egiziano
Mattia Zaccagni, 16 giugno 1995, calciatore
Morti del giorno
Wernher von Braun, 16 giugno 1977, ingegnere e ricercatore tedesco naturalizzato statunitense
Andrea Pazienza, 16 giugno 1988, fumettista, disegnatore e pittore
Mario Rigoni Stern, 16 giugno 2008, militare e scrittore
Helmut Kohl, 16 giugno 2017, politico e storico tedesco
Daniel Ellsberg, 16 giugno 2023, economista, attivista e militare statunitense, noto per aver pubblicato i Pentagon Papers
Santo del giorno
Santi Quirico e Giulitta, figlio e madre morti martiri attorno al 304. Sono circa quaranta le versioni che raccontano la loro uccisione. Ad indagare sui due fu il vescovo Teodoro di Iconio che, sulla base di testimonianze dirette, ricostruì la vicenda di madre e figlio. Secondo Teodoro, Giulitta era una vedova di famiglia benestante, cresciuta in Turchia sotto le persecuzioni contro i cristiani di Diocleziano. Per paura di essere minacciata e torturata, Giulitta lasciò la città con il figlio di tre anni. Venne però scoperta e catturata: Giulitta e Quirico morirono sotto gli occhi del governatore Alessandro.