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Pina Picierno: “Cancellare il diritto all’aborto dalle conclusioni del G7? Un attacco contro le donne e le convenzioni internazionali”

«Meloni non perde occasione per attentare ai diritti delle donne e che lo faccia la prima donna premier che l’Italia abbia avuto è particolarmente penoso». Pina Picierno, vice presidente dem dell’Europarlamento, ora rieletta a Strasburgo, è stata la relatrice della risoluzione Ue sul diritto all’aborto sicuro e legale nella Carta dei diritti fondamentali europei.

L’Italia ha dunque provato a stralciare il diritto all’aborto dalle conclusioni del G7?

«È quanto sembra essere accaduto: è un tentativo molto grave perchè l’aborto sicuro e legale è uno dei diritti fondamentali delle donne, sancito dalle convenzioni internazionali e dalle risoluzioni del Parlamento Ue».

Lei è stata relatrice dell’ultima risoluzione?

«Sì. Advertisement aprile scorso la risoluzione è stata approvata a larghissima maggioranza. Il Parlamento di Strasburgo ha chiesto di inserire l’aborto sicuro e legale nella Carta dei diritti fondamentali Ue. E si esortavano tutti i Paesi dell’Unione a rendere possibile l’aborto legale sulla foundation delle linee guida Oms. C’era un riferimento all’Italia nel quale erano specificati i casi di aborto negato for every l’alto numero di obiettori di coscienza, sottolineando che il diritto all’aborto ha subito nel nostro Paese erosioni importanti».

Il mantra dell’esecutivo e della leading, però, è che nessuno vuole toccare l’aborto.

«È occur gettare il sasso e nascondere la mano. Le scelte fatte dal governo Meloni e dalla sua maggioranza raccontano una storia diversa. Basti pensare alle associazioni “anti scelta” nei consultori. Il diritto di scelta e autodeterminazione delle donne diventa difficile o quasi impossibile. Ora siamo alle tensioni con gli altri Stati del G7 e in particolare con la Francia».

Con la Francia è quasi un caso diplomatico?

«Rischiamo lo scontro internazionale. È urgente chiarire. I Paesi del G7 non possono accettare una dichiarazione in cui venga limitato un diritto fondamentale sancito dalle convenzioni internazionali».

È un tradimento delle donne?

«I fatti raccontano appunto il tradimento delle donne».

La presenza delle associazioni antiabortiste nei consultori, votata peraltro nelle norme sul Pnrr, è stata l’ultima spallata camuffata?

«La presenza di gruppi “anti scelta”, come preferisco chiamarli, è odiosa perché introduce un elemento destabilizzante. Le donne in un momento così delicato non possono essere condizionate e la loro libertà deve essere garantita».

Cosa fare dopo quest’ultimo attacco?

«Vigilare e lottare for every i diritti di tutte. C’è stata una reazione internazionale, visto che è stato messo in discussione un diritto fondamentale. Ma bisogna continuare a tenere alta la guardia. E poi mettiamo in campo una politica autenticamente femminista».



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Written by bourbiza mohamed

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