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Minori, antitrust e abusi di posizioni dominanti: tutte le indagini europee in corso su Big Tech


Una manovra a tenaglia. Un’azione diretta, finalizzata a mettere dei paletti sul raggio d’azione delle grandi aziende tecnologiche. La mossa dell’Antitrust italiana che oggi ha multato Meta (holding di Facebook e Instagram) per 3,2 milioni accusandola di pratiche commerciali scorrette si iscrive in un disegno più ampio che vede diversi regolatori europei puntare i fari sulle big tech. Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, Spagna stanno portando avanti indagini e azioni legali contro le principali azienda della new economy. Senza contare le azioni già intraprese da tempo dall’Unione europea, ricorda Reuters.

 

 

Unione Europea: faro su Microsoft e X.com, multe ad Apple

Bruxelles ha puntato Microsoft con un’indagine antitrust sul suo servizio di chat e video Teams. L’accusa è che Microsoft, avendo integrato Teams in Office, potrebbe aver svantaggiato i concorrenti che offrono software di comunicazione simili come Slack (di proprietà di Salesforce, azienda che ha presentato denuncia all’Ue contro Microsoft nel 2020) o Zoom. 

Sempre sulle mosse di Microsoft, l’Autorità europea ha dichiarato che l’investimento del colosso del software di 10 miliardi in ChatGpt di OpenAi potrebbe essere soggetto alle regole europee che vigilano sull’eccessiva concentrazione di potere dei colossi tecnologici (il Digital Market Act, da ora DMA). 

Il 16 maggio la Commissione europea ha dichiarato che Facebook e Instagram sono indagati anche per potenziali violazioni delle norme UE sui contenuti online relative alla sicurezza dei bambini, che potrebbero portare a multe salate. 

A febbraio Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, ha annunciato che la Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro TikTok per presunte violazioni degli obblighi di trasparenza e tutela dei minori. In particolare, dal tweet di Breton si capisce che nel mirino ci sarebbero il design dell’app, che creerebbe dipendenza e alimenterebbe l’effetto tana di coniglio, i limiti al tempo di utilizzo, le procedure per la verifica dell’età e le impostazioni sulla privacy previste di default.

 

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Lo scorso gennaio la Commissione europea ha infatti avviato una procedura d’infrazione contro X.com (ex Twitter) per investigare sul modo in cui la piattaforma è stata gestita da quando il miliardario ne ha assunto la guida lo scorso anno. Diversi esponenti della Commissione hanno dichiarato di essere preoccupati per una serie di nuove funzionalità aggiunte al social network sotto la gestione di Elon Musk.

Il 4 marzo Bruxelles ha multato Apple per 1,8 miliardi accusandola di aver abusato della propria posizione dominante sul mercato ai fini della distribuzione agli utenti iPhone e iPad di applicazioni di streaming musicale sul suo Apple store.

L’11 gennaio è trapelata la notizia che la Corte di Giustizia europea dovrebbe confermare la multa antitrust da 2,42 miliardi inflitta dall’Ue a Google per aver favorito il proprio shop online nella comparazione dei prezzi con altri concorrenti.

Il 25 marzo i regolatori antitrust dell’UE hanno dichiarato che Meta, Apple e Google di Alphabet sarebbero stati indagati per potenziali violazioni del DMA.

Nel settembre 2023, l’UE ha selezionato 22 servizi cosiddetti “gatekeeper” gestiti da Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e ByteDance, proprietario di TikTok, dando loro sei mesi di tempo per conformarsi alle disposizioni del DMA, volte a rendere più semplice per gli utenti europei la mobilità tra servizi concorrenti.

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Ad aprile, le autorità antitrust dell’UE hanno designato il sistema operativo di Apple per iPad come gatekeeper ai sensi del DMA. Meta e TikTok hanno fatto ricorso contro lo status di gatekeeper a novembre, e quest’ultimo ha perso un tentativo di sospendere la sua designazione a febbraio.

 

Gran Bretagna: indagini su Amazon e Microsoft

Ad ottobre, l’autorità britannica che regola i media ha chiesto alla Competition and Market Autority di indagare sul dominio di Amazon e Microsoft nel mercato del cloud nel Regno Unito. L’autorità fa riferimento a caratteristiche che rendevano più difficile per le aziende cambiare o combinare fornitori di servizi cloud. La CMA completerà  la sua indagine entro aprile 2025, ricorda Reuters.

 

Francia: multa a Google, perquisizioni a Nvidia

Il garante della concorrenza francese ha dichiarato a marzo di aver multato Google per 250 milioni di euro (272 milioni di dollari) per violazioni legate alle norme sulla proprietà  intellettuale dell’UE nei suoi rapporti con gli editori dei media.

Il Wall Street Journal ha riferito a settembre che il regolatore aveva perquisito gli uffici locali di Nvidia. Il garante della concorrenza aveva divulgato la perquisizione ma non aveva nominato l’azienda, dicendo solo che era nel “settore delle schede grafiche”. Nvidia ha rifiutato di commentare.

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Germania, antitrust contro Google

Google ha accettato di modificare le sue pratiche sui dati degli utenti per porre fine a un’indagine antitrust tedesca volta a limitare il suo potere di mercato basato sui dati, ha detto l’ufficio del cartello tedesco a ottobre. Gli impegni di Google darebbero agli utenti più scelta su come vengono utilizzati i loro dati attraverso le sue piattaforme, ha detto il regolatore.

 

Italia: multa a Meta, indagini su Apple

Il garante della concorrenza italiano il 5 giugno ha multato Facebook e Meta per 3,5 milioni di euro per quelle che ha descritto come pratiche commerciali sleali.

L’agenzia antitrust ha detto a maggio dello scorso anno di aver avviato un’indagine su Apple per presunto abuso della sua posizione dominante nel mercato delle app.

Ad aprile 2023, ha preso provvedimenti contro Meta per un presunto abuso della sua posizione nel paese, in un’indagine riguardante i diritti sulla musica pubblicata sulle piattaforme del gruppo.

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Olanda: Facebook nel mirino della privacy

L’autorità  olandese per la privacy ad aprile ha raccomandato che le organizzazioni governative smettano di utilizzare Facebook finché non sarà  chiaro cosa succede ai dati personali degli utenti delle pagine Facebook del governo.

Il regolatore della concorrenza del paese ha detto a ottobre di aver respinto le obiezioni di Apple contro multe di 50 milioni di euro (54,4 milioni di dollari) per non aver rispettato le normative volte a limitare la posizione dominante del suo App Store. Apple farà ricorso contro la decisione nei tribunali olandesi.

 

Spagna: azioni su Meta e Microsoft

L’agenzia spagnola per la protezione dei dati ha ordinato a maggio una sospensione provvisoria di due prodotti Meta previsti per essere lanciati nelle elezioni del Parlamento Europeo su Instagram e Facebook.

Un gruppo di startup che rappresenta oltre 700 startup in Spagna ha presentato a maggio un reclamo riguardo alle pratiche cloud di Microsoft al regolatore antitrust del paese, citando diverse presunte pratiche anti concorrenziali negli ultimi anni.

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Written by bourbiza mohamed

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