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Come funziona Perplexity Pages, la novità per usare le IA per presentazioni e ricerche


È un po’ come la AI Overview di Google, però senza la colla sulla pizza e i Pokémon trans: è un modo per sfruttare le capacità delle IA di trovare, riassumere e mettere insieme le informazioni che ci sono online, raggruppandole in un modo che sia più accattivante e (teoricamente) più comprensibile per le persone.

Si chiama Pages, è la nuova funzionalità di Perplexity, l’intelligenza artificiale (qui il nostro test) che si è proposta da subito come possibile concorrente di Google nelle ricerche: accessibile da subito per gli utenti paganti e “presto per tutti gli altri”, permette la creazione in pochi secondi di presentazioni sui più disparati argomenti.

Un esempio del funzionamento di Pages:

Come si usa

Utilizzarla è molto semplice: si accede al sito di Perplexity (dall’app sembra ancora impossibile farlo), si clicca a sinistra sul + accanto a Library e poi si seleziona Page: si può provare uno dei template proposti, posizionati sotto nella parte centrale della schermata, oppure scrivere quello che si vuole (anche in italiano), selezionare il tipo di pubblico (cioè se la presentazione sarà rivolta a chiunque, a neofiti oppure a esperti dell’argomento) e si preme Invio.

In pochi secondi, l’IA di Perplexity inizia a generare il contenuto, diviso in paragrafi, ognuno con il suo titolo e con il rimando alla fonti consultate per comporlo.

L’aspetto interessante è che in ognuno c’è lo spazio per aggiungere manualmente altro testo o altre immagini, così che l’IA sia sfruttata per fare quello che sa fare meglio: servire come spunto e come base di partenza, possibilmente senza scavalcare o annullare il lavoro umano. Che ci può sempre essere in qualsiasi momento.

Almeno sino alla pubblicazione della Page, cioè la sua finalizzazione: si fa cliccando il pulsante Publish in alto a destra, cosa che rende il contenuto pubblico, ricercabile su Google e anche condivisibile sui social o con altre persone, che potranno contribuire al lavoro, aggiungendo o eliminando informazioni.

A che cosa serve Perplexity Pages?

Dall’azienda hanno spiegato che l’idea era quella di realizzare un  tool che permettesse di sintetizzare i risultati delle ricerche online in un formato più facilmente condivisibile e anche più piacevole da vedere.

Nelle intenzioni, Perplexity Pages si rivolge particolarmente a insegnanti ed educatori (così che possano “sviluppare guide allo studio complete per gli studenti, suddividendo argomenti complessi in contenuti facilmente gestibili”), ricercatori (per “creare report dettagliati sui risultati ottenuti, rendendo il lavoro più accessibile a un pubblico più ampio”) e semplici appassionati di più o meno tutto, per “condividere le passioni creando guide coinvolgenti che ispirano gli altri a esplorare nuovi interessi”.





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Written by bourbiza mohamed

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