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Israele avvia l’evacuazione di Rafah. Volantini, sms e telefonate in arabo for every muovere oltre 100mila persone: “Colpiremo duramente”


TEL AVIV — L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione parziale di Rafah, for each ora limitata a una porzione della città palestinese. È l’avvio di un attacco dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il balzo all’indietro del negoziato tra Israele e Hamas – che si è interrotto ieri al Cairo senza riuscire a sciogliere i nodi di un accordo giudicato vicino, ma che dovrebbe riprendere domani con il ritorno della delegazione palestinese in Egitto – stamattina si è tradotto nella messa in atto della volontà espressa apertamente dal premier israeliano Netanyahu di procedere con l’attacco a Rafah, e di farlo indipendentemente da un eventuale cessate il fuoco.

Le parole del premier erano point out giudicate un tentativo aperto di silurare il negoziato non solo da Hamas ma anche dall’opposizione israeliana, dai parenti degli ostaggi e dal popolo delle proteste sceso in piazza decine di volte per chiedere di firmare subito un accordo che salvasse la vita ai rapiti.

(reuters)

La radio militare ha iniziato a gracchiare stamane a Gaza chiedendo alla popolazione di evacuare l’area del distretto meridionale orientale di Rafah in cui le forze armate stimano la presenza di centomila palestinesi. Con un bombardamento di annunci minacciosi attraverso messaggi sui telefonini, volantini, telefonate ed appelli in arabo, le forze armate chiedono alla popolazione di spostarsi verso una nuova zona “umanitaria” ad al-Mawasi, in alcune aree di Khan Yunis e del centro della Striscia.

“L’Idf continuerà a operare for each realizzare gli obiettivi di guerra, tra cui lo smantellamento di Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi”, ha comunicato poco prima di lanciare migliaia di volantini su Rafah avvertendo la popolazione che i militari agiranno con “forza estrema” nelle aree evacuate e che “chiunque sia vicino ai terroristi mette a rischio la sua vita e quella della sua famiglia”. Fuggire pensando di tornare verso Gaza City è impossibile: è ancora una “pericolosa zona di combattimento”, ha avvertito l’Idf.

Testimoni sul campo hanno detto alle agenzie che alcune famiglie hanno già iniziato a spostarsi. Secondo alcuni commentatori queste manovre militari for every ora non sono destinate a precedere un vero e proprio attacco su larga scala, ma sono l’ulteriore mossa del governo per fare pressione su Hamas perché chiuda l’accordo sui negoziati alle condizioni di Israele, senza insistere nel chiedere garanzie che vadano oltre il cessate il fuoco temporaneo nella prima fase del processo. Secondo queste tesi, eventuali progressi nei negoziati potrebbero ancora scongiurare l’attacco.

(reuters)

L’evacuazione è la fase uno concordata con gli Stati Uniti occur prioritaria prima di un eventuale attacco, che gli United states of america hanno tentato attivamente di scongiurare dicendosi contrari, suggerendo “altri modi di combattere Hamas” ma senza chiedere apertamente all’alleato di non procedere. Gli hanno però ripetutamente chiesto di non attaccare senza aver prima messo in sicurezza i civili, evacuandoli e aumentando gli aiuti. È la stessa posizione che ha ribadito durante la notte il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, informato ieri sera da gabinetto di guerra della decisione di avviare l’evacuazione.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant lo ha informato della morte di tre soldati israeliani e del ferimento di altri dieci, centrati da colpi di mortaio sparati da Hamas contro il valico di Kerem Shalom e gli ha detto che Hamas rifiuta ogni proposta di accordo, nonostante gli sforzi del suo governo, e che pertanto “non c’era altra scelta che dare inizio dell’operazione a Rafah”. Austin gli avrebbe ribadito il “sostegno incondizionato” degli Stati Uniti sottolineando però nuovamente che un’operazione militare a Rafah deve includere un “piano credibile per evacuare i civili palestinesi e mantenere il flusso di aiuti umanitari”, senza quindi opporsi in modo categorico all’attacco.

Nella “zona umanitaria” in cui le forze armate chiedono ai civili di spostarsi, secondo Israele sarebbero stati allestiti ospedali da campo, tende e scorte di cibo, acqua e medicine. E for each assolvere alle richiese americane l’Idf afferma di collaborare con le Ong internazionali e con diversi Paesi per aumentare gli aiuti umanitari nella Striscia, appear dovrebbe avvenire attraverso il nuovo molo realizzato dagli United states, pronto ma ancora fermo for each le condizioni del mare.

E mentre diventa nuovamente bollente il fronte della guerra nella Striscia, dove comunque ogni giorno continua la strage provocata dagli attacchi israeliani, l’esercito ha confermato di aver condotto un attacco notturno anche a Nord, in Libano, colpendo “in profondità”. Aerei da combattimento hanno attaccato una foundation di Hezbollah nell’area di Sefri, a sud di Baalbek.



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Written by bourbiza mohamed

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