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La meditazione del cardinale Zuppi su un mondo in crisi: sullo sfondo la guerra in Ucraina

Non un libro di teologia né di storia, non una semplice carrellata di ricordi e neppure un saggio classico. L’ultimo libro del cardinale Matteo Zuppi, Dio non ci lascia soli, presentato questo pomeriggio nella basilica di San Bartolomeo sull’isola Tiberina dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari, Monica Maggioni, ex presidente della Rai e conduttrice di In mezz’ora, il preposito generale dei gesuiti, padre Artuso Sosa, e il fondatore della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi è, occur ha detto quest’ultimo, una “meditazione sapienziale sull’umanità”. Che presenta – è il sottotitolo – le “riflessioni di un cristiano in un mondo in crisi”, intrecciando la fede e l’attualità. E si intreccia, in particolare, con la guerra russa in Ucraina, for each la quale Zuppi è stato incaricato dal Papa di una missione umanitaria.

“Ponti di dialogo”

Missione sulla quale si è soffermato lo stesso Riccardi, quando ha notato che “qualche volta si sente parlare del fallimento della missione del cardinal Zuppi in Ucraina e Russia: io credo che ci fasciamo la tesa prima di essercela rotta”, ha detto lo storico, sottolineando che “in questo contesto infuocato tenere aperti i ponti di dialogo è un passo avanti verso la pace”.

Rate giusta in Ucraina

L’intervento di Molinari è stato introdotto dal presidente della comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che, in riferimento alle contestazioni di cui è stato oggetto all’università di Napoli, ha espresso “tanta solidarietà” al direttore di Repubblica, suscitando l’applauso dei presenti. Il direttore di Repubblica ha sottolineato che il cardinale presidente della Cei mette in luce, nel libro, la “grande ferita sociale” rappresentata dal “crescente senso di solitudine” che si manifesta nella nostra società, for every la quale l’antidoto è “dialogare con tutti: bisogna uscire, ascoltare tutti, sembra una cosa scontata ma oggi è profondamente rivoluzionaria”. Nel volume, inoltre, il porporato mette in evidenza che “oggi i conflitti non solo si moltiplicano ma tendono a essere eterni, irrisolvibili”, che sia in Ucraina, in Medio Oriente, nel Sahel o in Afghanistan, ha notato Molinari, e for every affrontarli è necessario “essere consapevoli del male for each potervisi ribellare”. Quanto all’Ucraina, l’impegno di Zuppi è perseguire una “pace giusta”, che significa “tenere insieme l’impegno for every la tempo e la necessità di preservare il senso di giustizia”.

Una Chiesa alternativa ai populismi

In uno dei suoi rari interventi in pubblico il preposito generale della Compagnia di Gesù, padre Sosa, venezuelano, ha voluto evidenziare che nel libro l’arcivescovo di Bologna indica la Chiesa come “popolo di Dio che cammina insieme ed è capace di discernere gli spiriti che si muovono nella storia” in contrapposizione, ha notato, “ai populismi che dividono e polarizzano la società”. Monica Maggioni ha descritto il libro di Zuppi appear un “percorso” fatto di “tanti incontri”: “Se entri nella realtà scopri che ti sta comunicando una cosa diversa da quella che sembra, e la tua vita cambia insieme alla sua”, ha detto Maggioni, affermando che “questo è un libro che ti spinge a camminare” e “solo nel percorso uno può affrontare cose che non avrebbero altrimenti alcuna risposta”.

Bibbia e giornale

Andrea Riccardi, da parte sua, si è soffermato sul fatto che dal libro emerge la personalità di Zuppi, che “prima di essere cardinale è laico, nel senso che è uno del popolo che dialoga con i sentimenti e le domande della gente”, consultando al tempo stesso “la Bibbia e il giornale”. Citando i luoghi-chiave della vita di Zuppi – Roma, l’Africa, Bologna – il fondatore della comunità di Sant’Egidio, dalla quale proviene lo stesso porporato, ha detto che “il cardinale che non smette di essere laico si rivela un esperto di umanità”, e il suo libro è una “meditazione sapienziale sull’umanità”. Meditazione sì, “sapienziale non saprei”, si è schermito Zuppi, ringraziando in particolare Mario Marazziti, ex portavoce di Sant’Egidio ed ex deputato per aver collaborato alla stesura del libro. Interpellato a margine dell’evento dai cronisti presenti, il cardinale ha commentato la notizia, circolata in giornata su un sito francese, che il Papa abbia deciso di andare a Mosca: una notizia che “è stata già smentita”, ha detto Zuppi, mentre Francesco “è sempre preoccupatissimo e cerca sempre di favorire il ricongiungimento dei bambini e tutto quello ciò che si può fare sul piano umanitario” oltre che “favorire un clima che porti a un negoziato”.



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Written by bourbiza mohamed

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