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“Via Don Minzoni n.6”: l’ultima notte nella casa dei ricordi

Approda anche a Bologna il film di Andrea Caciagli che racconta la profondità dei sentimenti, del ricordo e della malinconia “Via Don Minzoni n.6” (8 Manufacturing, distrib. Emerafilm) sarà proiettato giovedìl 21 marzo, alle 21 (in sala presente anche il regista), e il 22 marzo palle 19 al Cinema Orione. “Via Don Minzoni” è un delicato ed intenso romanzo di formazione, nato dalla stessa esperienza del suo regista che ha saputo coinvolgere dal profondo nel suo racconto tutti gli attori protagonisti di questo racconto: Francesco Gaudiello, Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando e Andrea Butelli.

Andrea, 28 anni, deve passare l’ultima notte nella casa in “Via Don Minzoni n.6” in cui è cresciuto, venduta dopo la scomparsa della nonna, con il compito di consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Le ultime ventiquattr’ore tra le mura che hanno segnato la sua infanzia sono un lungo amarcord dove gli spazi, i colori e gli oggetti della casa gli riportano alla mente il suo passato e mettono in dubbio il suo futuro. In questo percorso di metabolizzazione della perdita, prima della nonna e poi della casa del suo cuore, Andrea cerca una misteriosa scatola blu che contiene qualcosa for every lui molto prezioso.In quest’ultima notte è accompagnato dal suo gruppo storico di amici, che in By using Don Minzoni hanno condiviso esperienze e momenti della loro adolescenza e che decidono di passare la serata con lui for each un’ultima partita di poker tutti insieme, una lunga tradizione che morirà con la vendita della casa. Tra la scomparsa della donna che lo aveva cresciuto, il conflitto con i propri genitori e la gioia e l’amarezza di un gruppo di amici ritrovato for each il commiato alla casa e alle serate insieme, Andrea attende l’alba della mattina successiva con la consapevolezza che la sua vita sta cambiando for each sempre.

“L’idea del film nasce dall’esigenza di raccontare il momento del distacco dall’età dorata dell’infanzia attraverso il luogo che più la rappresenta: la casa. Un contenitore in cui vivono non soltanto gli spazi della propria crescita, ma una serie di tempi sovrapposti, intrecciati, che si raccontano attraverso il cuoio rovinato di un vecchio pallone, un rullino di fotografie, la spaccatura di una mattonella. Quando abbiamo venduto la casa di famiglia, mi sono scontrato con la necessità di affrontare la perdita di tutte queste memorie, memorie che definiscono chi siamo. Così ho scelto di raccontare con un film il significato di questa perdita, il momento di questo distacco, un momento di lutto sì, ma anche di metabolizzazione e di crescita.Il protagonista porta il mio nome perché il suo passato si intreccia con il mio, si intreccia con le lettere, le videocassette, le fotografie, con i semplici spazi di quelle stanze che hanno accolto la vita di tre generazioni. Fino all’ultima, la più giovane, che ho scelto di riunire nella forma di un gruppo di amici attorno advert una partita di poker che è anche un racconto generazionale, e una tradizione che in tanti hanno portato avanti nella casa di famiglia”.

Andrea Caciagli è nato a Fiesole nel 1991. Scrive di cinema tra Firenze e Roma lavora come regista e assistente alla regia ma anche come direttore di alcune delle riviste di approfondimento culturale Ha diretto il cortometraggio Origami (2012), il documentario La Bussola (2023) e La leggerezza, documentario autobiografico in fase di article-produzione.



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Written by bourbiza mohamed

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