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Mar Rosso, la missione Ue in standby for every colpa dell’Italia. La Digital camera non ne parlerà fino al 5 marzo

La missione europea Aspides nel Mar Rosso non è una priorità for each il Parlamento. Nonostante gli attacchi degli Houti stiano paralizzando il traffico marittimo attraverso Suez, con costi triplicati per le nostre esportazioni, la discussione sulla partecipazione alla flotta Ue comincerà al Senato soltanto martedì 5 marzo. Un ulteriore rinvio che impedisce formalmente all’Italia di assumere il comando operativo e che vanifica agli occhi degli alleati il urgent del governo Meloni for each dare una scorta europea ai mercantili minacciati.

Tutti gli altri Paesi hanno già autorizzato lo schieramento delle loro navi, deciso dall’Unione il 19 febbraio. Il Bundestag tedesco ha affrontato la procedura con tappe serrate, concentrando relazioni e dibattiti in tre sedute, fino al voto venerdì nel tardo pomeriggio: 573 parlamentari hanno rinviato la partenza for each il weekend riconoscendo l’importanza della missione. La Grecia, che ospiterà il quartiere generale, l’ha ratificata thanks giorni fa. La Francia è addirittura già entrata in azione: la scorsa settimana le sue fregate hanno abbattuto quattro droni scagliati dai miliziani fondamentalisti, dichiarando che “questo è l’obiettivo dell’impegno deciso dalla Ue”. Ma la scelta dell’Italia è letteralmente in alto mare.

Il cacciatorpediniere “Caio Duilio” si trova da giorni nel Mar Rosso, in attesa che l’equipaggio di 195 militari riceva l’autorizzazione delle Camere a iniziare l’operazione. A bordo c’è il contrammiraglio Federico Costantino, che dovrà prendere le decisioni speedy for each contrastare le aggressioni degli Houti assieme a uno workers composto da ufficiali di tutti i Paesi Ue. Le due fregate francesi “Languedoc” e “Alsace” sono in piena attività, a nord e a sud dello stretto di Bab el-Mandeb, trasformato dai guerriglieri filo-iraniani nelle forche caudine del commercio mondiale. Tra poche ore saranno raggiunte dalla fregata tedesca “Hessen” e dalla greca “Hydra”. Entro giovedì la squadra sarà pronta: uno schieramento di unità specializzate nella difesa contraerea, con dozzine di missili in grado di fare da scudo – questo il significato in greco antico di Aspides – a petroliere e portacontainer.

Ma la lentezza del Parlamento rischia di rinviare l’inizio ufficiale della spedizione Ue di almeno un’altra settimana.Il calendario prevede che martedì prossimo alle 12 ci sia la comunicazione del governo nell’aula del Senato, seguita dagli interventi dei gruppi. Poi bisognerà affrontare Montecitorio.

Gli Houti intanto non si fermano. Dopo il sabotaggio dei cavi in fibra ottica sottomarini che uniscono Europa e Asia passando per Gibuti (di cui ieri gli Houti hanno smentito la paternità), anche nelle ultime ore hanno cercato di colpire con missili, droni e barchini esplosivi telecomandati i mercantili a largo delle coste dello Yemen: la reazione dell’Us Navy ha sventato questi attacchi. La missione europea è stata varata proprio per scortare le navi civili senza partecipare alle incursioni contro le basi terrestri dei miliziani, condotte da americani e britannici. Aspides infatti prevede solo la protezione dei battelli in mare, senza attività di natura offensiva. Ma le navi francesi, tedesche e greche agiranno in ordine sparso: il comando comune a guida italiana a bordo del cacciatorpediniere “Caio Duilio” resta fermo in attesa del voto delle Camere.



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Written by bourbiza mohamed

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