Si aggrava il bilancio dell’esplosione in una stazione di rifornimento a Makhachkala, città russa sul mar Caspio capitale della Repubblica autonoma del Daghestan. Dodici persone sono rimaste uccise, tra cui due bambini, e 50 sono rimaste ferite. Secondo il Ministero degli Interni daghestano, riportato dalla Tass, due degli otto serbatoi della stazione sono esplosi e c’è il rischio di un’altra esplosione.
Dopo l’esplosione è scoppiato un enorme incendio. Secondo gli ultimi dati, l’area dell’incendio è di 500 metri quadrati. Più di 70 persone e 20 mezzi sono impegnati nello spegnimento dell’incendio.
La fornitura di gas è stata limitata nel distretto di Makhachkala dove è avvenuta l’esplosione. Il primo vice capo del Ministero della Sanità russo, Viktor Fisenko, è volato in Daghestan. Le famiglie delle vittime riceveranno tutta l’assistenza necessaria, ha dichiarato alla Tass il capo del Daghestan, Sergey Melikov.