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Controllare le foto, verificare le fonti, non farsi ingannare: i 4 strumenti di Google contro le bogus news


immagine qui sopra da prebunking.withgoogle.com

Le faux news sono decisamente una delle piaghe del nostro tempo: ci sono sempre state bufale e notizie intenzionalmente wrong (quelle errate o imprecise sono un’altra cosa), ma negli ultimi anni la tecnologia ha contribuito enormemente alla loro diffusione.

Le intelligenze artificiali sono in grado di creare falsi perfetti in poco tempo, non solo attraverso i cosiddetti deepfake ma anche semplicemente scrivendo, mentre i social community permettono di farli arrivare a una quantità di persone sempre maggiore. Più o meno tutte le principali piattaforme hanno strumenti con cui aiutare gli utenti a distinguere fra verità e bugie, e Google non fa eccezione.

Il caso

Su Twitter, la disinformazione su QAnon è cresciuta di oltre il 1200%


youtube: il leone e la tecnica della decontestualizzazione

https://www.youtube.com/check out?v=swHHJ6ZBW-c

Le tecniche di manipolazione on the net

Il popolare motore di ricerca ha messo in piedi un vero e proprio portale (questo), anche in italiano, che raggruppa tutte le informazioni importanti su disinformazione, misinformazione e manipolazione, utile tantissimo in questo anno elettorale, fra votazioni in India, Europee, in Gran Bretagna (a luglio) e Presidenziali negli Stati Uniti (a novembre)

Nella pagina ci sono movie che spiegano le tecniche del capro espiatorio e della decontestualizzazione, hyperlink a fonti istituzionali e anche a Elections24Verify, che permette di trovare facilmente e avere a portata di mano informazioni e dati verificati sul voto da oltre 40 organizzazioni di truth-checking europee in 37 Paesi del continente.

La cosa che abbiamo trovato più interessante è la sezione dedicata ai Quattro modi di usare la Ricerca for every verificare i fatti, le immagini e le risorse on-line, rivolta sia ai professionisti dell’informazione sia alle persone comuni che quotidianamente utilizzano Google for every cercare notizie e informazioni on line.

La prima fase della verifica di The People's Voice come fonte

La prima fase della verifica di The People’s Voice arrive fonte 

La seconda fase della verifica di The People's Voice come fonte, che permette di capire che non è affidabile

La seconda fase della verifica di The People’s Voice appear fonte, che permette di capire che non è affidabile 

Verificare le fonti di foto e testi

I primi due strumenti aiutano a conoscere meglio la fonte di una (presunta) notizia, che è un passaggio fondamentale e che si dovrebbe fare sempre: per chi legge, imparare a capire chi dice la verità, chi è affidabile e chi invece è un bugiardo seriale, è importantissimo ed è la prima linea di difesa contro la disinformazione, perché permette di costruirsi negli anni un personale database di fonti di cui fidarsi.

Google può aiutare in due modi, for every i testi e for each le immagini. Nel primo caso, dopo avere fatto una qualsiasi ricerca, si può cliccare sui 3 puntini in verticale che appaiono accanto a ogni risultato: si aprirà un pop-up laterale che dà informazioni supplementari sulla fonte, la knowledge di indicizzazione, il parere che altri hanno di quel sito e così by way of se si clicca ancora su Scopri di più su questa pagina, si apre una nuova finestra che fornisce altri dati ancora, utili per scoprire qual è e che cos’è davvero il sito cui si sta for every dedicare la propria attenzione. Nel nostro esempio (immagini qui sopra), si capisce bene che The People’s Voice non è una fonte affidabile e che è stato beccato a mentire più e più volte nel corso degli anni.

Qualcosa di simile si può fare con le immagini: dopo averle cercate, si clicca su una qualsiasi, poi su Informazioni su questa immagine e viene aperta una nuova scheda del browser che permette di capire quanto è vecchia quella foto e anche riporta una serie di backlink advert altre pagine in cui è comparsa. Questo è decisamente un modo pratico per velocizzare la cosiddetta ricerca inversa e scoprire rapidamente (for every esempio) se la foto di una folla oceanica che partecipa a una manifestazione è davvero riferita alla manifestazione di cui si parla.

La ricerca sulla veridicità delle immagini in Google Immagini

La ricerca sulla veridicità delle immagini in Google Immagini 

L'utile pagina Fact Check Explorer

L’utile pagina Point Look at Explorer  

ChatGPT, Dall-E e le phony news: ecco occur OpenAI si prepara alle elezioni



Il fact-examining in tempo reale

Gli altri due strumenti sono dedicati alla veridicità delle (presunte) notizie: innanzi tutto, Google già opera una specie di controllo e in qualche modo fa da filtro contro le bugie più clamorose, ovviamente appoggiandosi a simple fact-checker riconosciuti. Questo si concretizza anche con cartelli di avvertimento su argomenti molto cercati, dibattuti o su cui le informazioni sono in continuo cambiamento, o con pop-up e snippet che aiutano l’utente a contestualizzare quello che sta for each andare a leggere cliccando sui risultati di ricerca. Se si vede uno di questi avvertimenti, meglio diffidare.

Infine, abbiamo trovato molto utile la pagina Fact Check out Explorer (questa), che è in italiano o in inglese ed è una sorta di flusso di coscienza delle verifiche: un rullo di controlli già fatti su più o meno qualsiasi cosa, elencati con il più recente in cima, che si aggiorna di continuo e riporta il titolo della bufala, le parole chiave collegate e l’esito della verifica. Grazie anche al campo di ricerca in cima, che permette di trovare informazioni specifiche, è uno strumento da tenere sempre accanto quando si naviga, per capire rapidamente se quello che si sta leggendo è vero davvero.

@capoema

 





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Written by bourbiza mohamed

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