in

Iran, il Paese si divide sulla tragedia: fedeli in preghiera e feste sul web

L’Iran si divide di fronte alla scomparsa del suo presidente, la cui sorte resta incerta tra le montagne del Nord del Paese. Nelle moschee si radunano gruppi di fedeli in preghiera, le autorità chiedono al Paese di unirsi intorno alla famiglia e per le strade della capitale qualche centinaio di sostenitori fa sentire la propria solidarietà.

Ma tantissimi iraniani stanno dall’altro lato della barricata ed esprimono la loro felicità con l’ironia, o persino festeggiando. Ebrahim Raisi è considerato uno dei principali responsabili della repressione seguita alle proteste per la morte di Mahsa Amini, simbolo di un Sistema fondato sulla violenza e l’uso della forza per reprimere il dissenso. Nell’ultimo anno, la Repubblica islamica, dice Amnesty, ha raggiunto il terribile primato di oltre 800 esecuzioni. Molti chiamano Raisi il “macellaio di Teheran” per il ruolo che ebbe nel cosiddetto “comitato della morte”, il gruppo dei 4 che nel 1988 decise la condanna a morte di migliaia di oppositori.

Quando si è diffusa la notizia dell’incidente aereo in alcuni quartieri di Teheran sono stati sparati fuochi d’artificio, riferisce l’account Lettres de Teheran, così come a Saqqez, la città curda di cui era originaria Mahsa Amini e che fu teatro di una brutale repressione. Sul web in farsi circolano meme come questo: una bella ragazza che ferma Batman con la mano e gli dice: “Non andare a cercarlo”. O battute sarcastiche di questo tipo: “Penso che questo sia l’unico incidente nella storia in cui tutti sono preoccupati che qualcuno sia sopravvissuto”. E ancora: “Buona Giornata Mondiale dell’Elicottero!”.

Sul profilo Instagram di Raisi, dove il suo team ha invitato a pregare per il presidente, qualcuno scrive: “Quale anti-filtro state usando per connettervi?”, riferendosi alla censura rigida di internet che è stata rafforzata ancora di più sotto la sua presidenza in un Paese dove Twitter – solo per fare un esempio – è vietato ma tutti i politici, compresa la Guida Khamenei, hanno un account e la maggioranza della popolazione usa le Vpn per aggirare i blocchi.

Il popolo di Mahsa si fa sentire, anche dall’estero dove molti sono riparati per sfuggire alla repressione. Le due figlie di Minoo Majidi, una donna uccisa dalle forze di sicurezza durante le proteste del movimento “Donna, Vita, Libertà”, postano un video in cui brindano con la birra alla notizia che l’elicottero del presidente è disperso.



Leggi di più su repubblica.it

Written by bourbiza mohamed

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

“Corte di Appello civile di Perugia – sentenza n. 248/2024 – causa Cangelli, Cordopatri, Fumo, Ielasi, Perrotti e Sigillo vs Gatti e Manfellotto”

Il biglietto dei genitori e del fidanzato di Sofia Stefani: “Violentemente costretta ad abbandonare la vita che amavi, dove sei ora?”