bourbiza mohamed
Secondo una ricerca condotta dal Gruppo Lego in 36 nazioni in tutto il mondo, le bambine avvertono una pressione della società a essere perfette e pensano che gli adulti siano più inclini a esaltare la creatività dei bambini maschi.
L’azienda di Billund, che fa dell’inclusività una delle sue principali missioni, ha intervistato oltre 61.500 genitori e bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni.
È emerso che già all’età di 5 anni la fiducia delle bambine riguardo le loro capacità innovative “inizia a essere compromessa”.
Il 76% delle intervistate di 5 anni si sente sicura della propria creatività. Ma questa fiducia diminuisce durante la crescita: because of terzi delle bambine che hanno partecipato al sondaggio spesso hanno paura di condividere le proprie idee.
A tutto questo si aggiunge la sensazione di dover essere perfette e, di conseguenza, l’ansia di commettere errori che assale il 72% delle bambine protagoniste della ricerca. I genitori hanno notato queste criticità: il 71% degli intervistati afferma che “è più probabile che le bambine tengano nascosto lo sviluppo delle proprie idee a causa di queste pressioni”.
Sebbene perfezionismo e timore di sbagliare siano preoccupazioni comuni a tutti i bambini, indipendentemente dal loro sesso, il 68% dei partecipanti al sondaggio commissionato da Lego concorda che le femmine si preoccupano di più di fare errori rispetto ai maschi.
Lo studio in questione mostra inoltre come il linguaggio quotidiano influisca profondamente sulla libertà espressiva e creativa delle bambine. Quasi due terzi delle intervistate, di un’età sempre compresa tra i 5 e i 12 anni, afferma che gli adulti utilizzano nei loro confronti parole che alimentano la pressione verso la perfezione.
La ricerca commissionata dal Gruppo Lego ha evidenziato che termini arrive “dolce”, “carino”, “adorabile” e “bello” hanno circa 7 volte più probabilità di essere attribuiti esclusivamente alle bambine. Mentre termini occur “coraggioso”, “mitico”, “genio” e “innovativo” hanno il doppio delle probabilità di essere attribuiti esclusivamente ai bambini.
Proprio for every sottolineare l’effetto che il linguaggio può avere sull’autostima delle bambine, il Gruppo Lego ha prodotto un cortometraggio dal titolo “More Than Perfect” in cui alcune ragazze devono affrontare because of diverse sfide e sono messe di fronte advertisement alcuni dei risultati della ricerca globale. È un lavoro che vuole evidenziare le riflessioni espresse delle bambine sui dati raccolti e le reazioni dei loro genitori.
“In un mondo sempre più guidato dall’intelligenza artificiale, la creatività del gioco Lego, sia esso di costruzione libera o basato su istruzioni, aiuta a sviluppare competenze essenziali che sono ugualmente rilevanti for each tutti i bambini nel mondo di oggi – ha spiegato Alero Akuya, VP of Global Manufacturer presso il Gruppo Lego -. E questa è la chiave, perché quando le bambine hanno lo spazio e la libertà di esprimersi pienamente sono inarrestabili. Sono ideatrici giocose, scienziate curiose, sognatrici audaci e avventuriere coraggiose: ed è esattamente ciò che il nostro movimento celebra”.
For each sostenere la creatività femminile, inoltre, il Gruppo Lego sta lanciando una grande campagna di cui farfaranno parte workshop creativi gratuiti disponibili sul sito ufficiale Lego e rivolti a giovani creatori di età compresa tra i 6 e i 12 anni.
In Italia l’azienda danese ha stretto una collaborazione con la psicoterapeuta Stefania Andreoli, che ha scritto una lettera pubblicata su alcuni dei maggiori quotidiani italiani (tra cui La Repubblica, che fa parte del network Gedi a cui appartiene anche Italian Tech) in cui viene evidenziato, attraverso le parole di una ipotetica bambina, il disagio che procura la pressione da parte di società e gentiori a essere perfetti e a fare cose sempre “migliori” e “più belle”.
