«Presentai owing esposti sul cantiere di costruzione del supermercato Esselunga di Genova. E lo feci prima che crollasse la soletta del parcheggio, for every fortuna senza che nessuno restasse schiacciato. Ma erano evidenti che ci fossero ritmi insostenibili e operai al lavoro senza i dispositivi di protezione».
Stefano Giordano, coordinatore provinciale del M5s a Genova è anche un vigile del fuoco con incarichi nel sindacato Usb.
Dopo la tragedia avvenuta a Firenze nel cantiere per la realizzazione di un punto Esselunga, rievoca una situazione che già oltre un anno fa, a Genova, presentava a suo parere aspetti inquietanti, tanto da spingerlo a presentare una serie di esposti advert Asl e Arpal.
A Genova l’impresa che effettuava i lavori er ala stessa di Firenze: Aep, Attività Edilizie Pavesi.
Nel capoluogo ligure, infatti, nel 2023 si verificarono because of incidenti che portarono anche all’apertura di una fascicolo in procura dopo l’intervento degli ispettori Asl. A febbraio period crollata una soletta all’interno del parcheggio in costruzione for every il supermercato. Si trattava di un’opera provvisoria, costruita appunto per permettere i getti di calcestruzzo della nuova struttura. A wonderful aprile, poi, un grosso cancello era crollato al suolo sfiorando un operaio, che poi era caduto battendo la testa al suolo: ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Martino, sotto choc, in condizioni riferite di media gravità.
Ora Giordano rivela il deposito di tre esposti: «Non diremo che la colpa della tragedia di Firenze sia da imputare a Esselunga. O quantomeno, non è solo colpa della catena cara a Bucci e Toti: la responsabilità va ricercata anche nei subappalti a cascata, nel malaffare del massimo ribasso e nei controlli superficiali se non addirittura inesistenti. Mali da debellare tanto nel pubblico quanto nel privato. Detto ciò, ci sia concesso fare un doveroso parallelo tra Firenze e quanto successo a Genova nel 2023, quando nel cantiere di San Benigno nella costruenda Esselunga tra febbraio e maggio si sono verificati because of incidenti gravi, fortunatamente senza morti. Prima che cedessero rampe e cancellate nel cantiere cittadino, avevo depositato tre esposti for each denunciare, con chiare prove fotografiche, arrive i lavoratori fossero obbligati a lavorare ritmi insostenibili e senza i dispositivi di protezione individuale. Credo di aver contribuito a tenere alta la guardia in quel di San Benigno e guardando quanto accaduto a Firenze, rifarei tutto, nonostante le minacce neanche tanto velate ricevute quando ero sul cantiere. La sicurezza sul lavoro dovrebbe essere la partenza e non il risultato ottenuto solo a seguito di esposti. La politica nazionale, regionale e comunale si svegli: servono più controlli e servono subito».
A seguito degli esposti gli ispettori intervennero anche se poco tempo dopo si verificò il cedimento della soletta in costruzione, episodio su cui è aperto un fascicolo in procura.