DEIR EL-BALAH (GAZA) — Undici persone in marcia fra macerie e cadaveri per oltre dieci ore, quelle necessarie a coprire circa 20 chilometri a piedi trascinando le proprie misere cose e raggiungere così il Sud della Striscia, approfittando dell’ennesimo corridoio aperto da Israele fra Nord e Sud solo per una manciata di ore. Raggiungendo così l’area considerata “sicura” sotto il Wadi Gaza: dove da settimane gli israeliani invitano la popolazione ad evacuare per sfuggire alla battaglia che a Nord ormai infuria già sul terreno: pur sapendo dei pesanti bombardamenti anche qui: dove proprio ieri – a poche centinaia di metri da dove vive chi vi scrive – è stata distrutta anche la moschea Khalid Ben al-Walid nel cuore…