RIMINI – Quattro nomi, un omicidio. Mille indizi, nessun colpevole. Una vittima, chissà quanti assassini. Della morte di Pierina Paganelli, 78 anni, uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre scorso a Rimini, nel garage di casa sua, via del Ciclamino, complesso residenziale lontano dalla Rimini che si immagina (si affaccia su una statale, tra rotatorie e brutta vegetazione), si sa ancora troppo poco per scrivere un mandato d’arresto, ma già abbastanza per raccontare una storia di provincia che sembra scritta da un giallista: storia di tradimenti e incomprensioni che si muove nello spazio di un pianerottolo, essendo tutti vicini di casa, con l’aggiunta della religione (la comunità
Debiti, tradimenti, Testimoni di Geova: quattro sospettati per l’omicidio di Pierina Paganelli. La nuora e il fratello di lei, il presunto amante e sua moglie
