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Camion e camper, il buco nero di Google Maps: i trucchi per sopravvivere alle chiusure in autostrada. E ai ponti bassi


Maps è pensata “specificatamente solo per veicoli privati, come automobili, moto e bici, oltre che per passeggiate ed escursioni a piedi” e anche “sono esclusi camion di ogni dimensione e peso, autobus e pullman, veicoli fuoristrada, ATV, motoslitte, camper e veicoli che trainano qualsiasi tipo di rimorchio”.

Questa cosa è scritta chiaramente, nella sezione Aiuto della popolare app cartografica di Google, e questo è già un primo passo per aiutare a capire perché succede quello che succede in questi giorni in Liguria, fra tir che si incastrano sotto ai ponti o restano bloccati fra le curve dell’entroterra.

App

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La soluzione: le app per camperisti

Il problema, da quel che siamo riusciti a capire (e da quel che appunto raccontano le cronache) è che Maps non prende in considerazione variabili come l’altezza di un mezzo di trasporto o la sua massa, dunque finendo per consigliare ai conducenti di questi veicoli anche percorsi e strade che non potrebbero percorrere.

Per esempio, se l’autostrada A7 è chiusa a Bolzaneto in direzione Sud e un camionista che scende da Milano deve raggiungere il porto di Genova, non è improbabile che Maps gli consigli come percorso alternativo la strada che passa dalle alture del quartiere di Molassana e da via di Pino. Con le conseguenze che si possono immaginare e che si possono vedere anche nelle foto postate sui social network.

Come si può ovviare a questo problema? Il consiglio di tutti (inteso di chi fa questo lavoro), oltre che della stessa pagina di aiuto di Google, è di rivolgersi ad app o software specifici che diano informazioni su “limiti di peso, di altezza, di larghezza, sui materiali trasportati, sulla velocità e così via”. Più precisamente, la soluzione migliore sembra quella di rivolgersi ad app dedicate ai camperisti, che appunto permettono di filtrare i percorsi impostando anche le dimensioni del mezzo. Così da non trovarsi nei guai.

Il caso

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Gli altri strumenti per restare aggiornati

Com’è ovvio, Maps resta utile per avere informazioni su aree di sosta, autogrill, traffico e molto altro. E in generale per l’ordinaria amministrazione e per la rapidità degli aggiornamenti: sull’app cartografica di Google vengono pubblicati circa 50 milioni di contenuti da parte degli utenti, che contribuiscono a informare in tempo reale su condizioni della viabilità, chiusura o riapertura di una strada, affollamento di un autobus, orari di apertura di un negozio e molto altro ancora.

Nella nostra esperienza, è ancora e ampiamente l’app da consigliare per chiunque viaggi, sia per piacere sia per lavoro, a prescindere dal mezzo. Con qualche accortezza, come abbiamo visto: se si è alla guida di un camion e viene suggerito un percorso alternativo, meglio controllare che sia fattibile su un’app dedicata ai veicoli ingombranti (come Sygic) e ancora meglio provare a percorrerlo in anticipo con Google Street View.

Inclusa dentro a Maps, questa funzionalità permette di muoversi virtualmente nelle strade di una città o intorno a una città grazie alla ricostruzione tridimensionale degli ambienti. Questo dovrebbe permettere di rendersi conto visivamente se l’itinerario che si sta per affrontare prevede il passaggio sotto a ponti non abbastanza alti o include tornanti o curve troppo strette. Anche qui, con qualche raccomandazione: Google aggiorna periodicamente le immagini di Street View, ma la frequenza varia al variare della densità abitativa della zona. Se nelle città più popolose, gli update possono susseguirsi anche a ritmo settimanale, nelle aree più isolate possono passare anche mesi, se non anni.

Insomma, e per quanto sembri ovvio dirlo, meglio sempre usare la giusta dose di buon senso: se il navigatore mostra una strada dritta da percorrere ma davanti agli occhi si ha una rotonda, meglio tenerne conto. E se dice di girare a destra ma a destra c’è un fosso, non si deve girare a destra.

@capoema

 





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Written by bourbiza mohamed

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