A “Lucca Comics”, la più grande fiera di fumetti e giochi d’Italia, anche un cesenate ha avuto il suo meritato successo. Lorenzo Rossi, attuale responsabile del Museo di Scienze di Cesena con l’associazione Orango, divulgatore scientifico e autore televisivo per Discovery, lo scorso sabato ha fatto il firmacopie a “Lucca Comics” per il suo ultimo libro “Lo scienziato e il dinosauro” (Poliniani Divulgazione) non ancora uscito ma pubblicato in edizione limitata (150 copie stampate e tutte vendute) proprio in occasione della fiera toscana. “E’ stata una grande emozione sedere accanto a veri mostri dell’editoria – ha raccontato Lorenzo Rossi – Il mio libro uscirà tra gennaio e febbraio ma l’editore, per l’occasione, ha stampato 150 copie numerate e io ho lanciato l’iniziativa sul mio canale youtube Criptozoo per informare chi mi segue. In pochissimo tempo ho venduto tutte le copie che avevo”.
Per Lorenzo, infatti – che ha un seguito di 33 mila followers sul suo canale youtube Criptozoo – non è stato difficile intercettare il suo pubblico che, sapendo dell’anticipazione, ha fatto di tutto per essere presente e aggiudicarsi prima degli altri il volume.
Ma di cosa parla il libro? Intanto è la storia vera di una folle avventura. Tutto quello che è stato scritto da Rossi è vero, documentato e reale. Il protagonista è il microbiologo americano Roy Mackal, il primo a coltivare virus al di fuori di cellule vive. “Penso che se avesse continuato a fare il microbiologo sarebbe potuto arrivare al Nobel – precisa Rossi – Ma voleva fare qualcosa di più. Negli anni Ottanta parte per il Congo in cerca di una specie di dinosauro, il “Mokele Mbembe”, che tradotto significa “colui che devia il corso dei fiumi”. Un animale grande come un elefante, con la testa di un coccodrillo e una coda. Il libro, narrando della sua avventura, parla anche di molto altro: a partire dal dibattito che riguarda scienza e religione fino ad arrivare all’influenza che ha la cultura popolare, quella di film, romanzi e fumetti, nel pilotare la ricerca scientifica. E’ stato un saggio impegnativo perché, prima ho raccolto centinaia di riferimenti bibliografici, poi ho dovuto condensare tutto all’interno del libro per renderlo vivace, come un film o un romanzo”.