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Videogiochi: per gli italiani sono un rimedio contro lo stress

Che i videogiochi non siano unicamente fonte di intrattenimento si era già compreso nei mesi di lockdown per la pandemia, quando milioni di persone li hanno utilizzati per socializzare, arginare il senso di solitudine e alleviare l’ansia.

Il recente studio The Power of Play, condotto su circa 13mila videogiocatori di 12 paesi nel mondo, realizzato dall’associazione nordamericana The ESA, in collaborazione con ESA Canada, IGEA Australia, Kgames Sud Corea e Video Games Europe, di cui fa parte anche l’italiana IIDEA, conferma che divertirsi resta il motivo principale per giocare, ma non è l’unico e a volte neanche il più importante.

La maggioranza dei giocatori interpellati sostiene che giocare sia un mezzo sano per sfogarsi, un modo per incrementare stati d’animo positivi e un aiuto prezioso per superare momenti difficili della vita.

Secondo gli oltre 1000 videogiocatori italiani coinvolti nella ricerca, i videogiochi riconoscono diversi benefici come stimolare la mente (70%), connettere diversi tipi di persone (78%), creare esperienze accessibili per persone con abilità diverse(75%).

Per gli italiani intervistati giocare riduce la sensazione di stress (69%), l’ansia (58%) e la solitudine (45%). I videogiochi sono un efficace strumento per ridurre lo stress a tutti i livelli, per le donne più che per gli uomini soprattutto in un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Il campione afferma che oltre a essere uno strumento utile per affrontare le sfide giornaliere (66%), talvolta rivestono un ruolo terapeutico e, a quattro intervistati su dieci, sono stati utili nel superare momenti difficili.

I dati confermano i risultati dell’approfondito studio del 2020 Gaming may not be as bad as you think, condotto dell’Oxford Internet Institute.

La ricerca di Oxford ha evidenziato una correlazione tra tempo di gioco e sensazioni di benessere. I giocatori che avevano giocato a lungo nelle due settimane precedenti all’intervista hanno riscontrato una forte sensazione di benessere.

Sempre secondo il report The Power of Play, i videogiochi sono in grado di migliorare alcune capacità e attitudini come la creatività (69%), aiutano a sviluppare le competenze cognitive (68%), agevolano il lavoro di squadra (63%), affinano le competenze linguistiche (63%) e in generale stimolano la flessibilità (59%).

Rispetto alle abitudini di gioco, il 71% del campione italiano ha un’esperienza positiva del gioco online, che spesso viene preferito a quello in presenza quando si sceglie di giocare in compagnia.

Il dato è particolarmente interessante perché da uno studio, pubblicato quest’anno dai ricercatori degli istituti Texas A&M, University of North Carolina e Baylor University, si evince come le community di gioco online offrano un valido supporto sociale per affrontare gli eventi della vita e incentivano uno spiccato senso di collettività al pari dei legami della vita reale.

In generale è importante sottolineare come i dati fotografati in Italia riflettono quelli globali, confermando come la percezione positiva del medium sia indipendente dall’area geografica e culturale di chi lo utilizza.

 

 

 



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Written by bourbiza mohamed

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