L’Italia si conferma tra i campioni del riciclo in Europa. Grazie alla capillarità degli impianti sul territorio (716 sparsi tra Nord e Sud) e al forte aumento delle esportazioni (+10% rispetto al 2021 e + 99,9% rispetto al 2022), il tasso di riciclo in Italia si conferma al di sopra della media europea e dell’obiettivo Ue per il 2025. Il nostro Paese è ancora tra i più virtuosi nel continente, nonostante le difficoltà derivanti dal quadro congiunturale internazionale che si è riflesso anche sull’economia italiana, causando una volatilità dei prezzi di mercato della carta da macero e determinando nel 2023 un calo dei fatturati delle imprese di oltre il 13% rispetto al 2022.
Lo certifica il Rapporto annuale Unirima, l’Unione nazionale delle imprese di recupero, riciclo e commercio dei maceri e altri materiali, presentato oggi a Roma.
“Le imprese sono costrette a districarsi tra una burocrazia crescente, norme spesso contraddittorie o non chiare, il mancato rispetto dei principi di concorrenza e la necessità di innovarsi per essere più competitive e far fronte alle sfide sempre più complesse dei mercati – ha sottolineato Giuliano Tarallo, presidente di Unirima, principale associazione di imprese del settore – Grazie al coraggio di molti imprenditori, anche quest’anno il settore ha saputo reagire alle crisi di sistema. Adesso però ci aspettiamo delle risposte dalla politica e dal governo. Abbiamo fiducia che su questi temi, e sulle grandi sfide del Paese come l’economia circolare, sarà fatto di tutto per mantenere un livello alto di competitività del comparto industriale italiano della carta da macero”