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Omicidio di Pierina, 20 giorni senza un colpevole. Il figlio Giuliano tornerà a vivere in via del Ciclamino

Sono trascorsi ormai venti giorni dalla brutale aggressione in cui ha perso la vita Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 17 coltellate nel sotterraneo del complesso condominiale di via del Ciclamino. Al momento continuano a non esserci nomi iscritti nel registro degli indagati. E mentre la nuora Manuela Bianchi, insieme al fratello Loris, e al vicino di casa Louis Dassilva tengono un lungo colloquio insieme al pool di esperti composto da legali e investigatori che seguiranno il caso in cerca della verità, si registra un ulteriore aggiornamento. Durante le scorse ore Giuliano Saponi, figlio della povera Pierina e marito di Manuela, avrebbe deciso una volta dimesso dall’ospedale Sol et Salus, di ritornare a casa proprio nell’appartamento di via del Ciclamino insieme alla moglie e alla figlia.

Una situazione molto delicata, considerato che il killer di Pierina ancora circola a piede libero e non sono ancora stati chiariti i motivi che hanno visto Giuliano Saponi coinvolto in un grave incidente, dal quale si è ripreso solo dopo un lungo ricovero al Bufalini di Cesena e due mesi di coma. Lo stesso Saponi, quando ancora era in convalescenza, aveva spiegato sulla possibilità di un responsabile comune tra la sua aggressione e l’omicidio della madre: “Non lo sappiamo. Non si sa. Le forze dell’ordine lo appureranno, di quello che indagano, lì c’è la Procura con cui ho già parlato, sono ottime persone e ne verranno a capo sicuramente”.

Saponi era stato trovato in fin di vita lo scorso 7 maggio, in via Coriano, all’altezza del civico 151. Lo scorso giugno era arrivato un appello da parte dei suoi legali. “Le gravissime lesioni riportate dal ciclista al volto ed al cranio – dichiararono i legali della famiglia Saponi – sono incompatibili con una caduta accidentale e fanno pensare a un urto con un veicolo che procedeva a elevata velocità o a una feroce aggressione”. Appelli che i parenti hanno riproposto durante gli scorsi giorni anche in televisione.

Nel frattempo sarebbe stata esclusa però l’ospitalità di Giuliano da uno dei suoi fratelli, con il condominio di via del Ciclamino che facilmente sarà un presidiato speciale da parte delle forze dell’ordine al momento del ritorno alla residenza di Giuliano.

Louiss Dassilva a Canale 5

Intanto il vicino di casa di Pierina e Manuela, Louiss Dassilva, è tornato a parlare a Canale 5, intervistato nel corso di “Pomeriggio Cinque”. Tra le varie domande, Luiss ricostruisce cosa è accaduto quella mattina del 4 ottobre: “Io quel giorno non potevo andare a lavorare per via dell’incidente. Sono rimasto a letto, mi sono addormentato un po’ e poi mi sono alzato. La mattina ho sentito il campanello suonare, mi sono affacciato dalla porta ed era Manuela che mi diceva, tutta agitata “ho trovato, ho visto una signora per terra nel garage, sembra che si sia fatta male, o sembra morta”. Io le ho detto “stai attenta, lo sai cosa dici, sei sicura, ok arrivo”.  Dopo lei è andata nel garage, ha fatto le scale, io ho fatto le mie cose e sono uscito. Ho preso l’ascensore anche senza scarpe, sono arrivato direttamente nel garage. Sotto, alla mia destra c’era l’altro vicino di casa – continua Louis -, io con il telefono acceso facevo luce per vedere lì perché era buio, Manuela era alla destra con lo sportello aperto. Pierina era stesa. Non potevo riconoscerla perché io Pierina l’ho sempre vista curata e quel giorno, quando l’ho vista aveva i capelli come quando esci e stai facendo i lavori di casa”. 

“Dopo il mio incidente con la moto sono stato all’ospedale, aspettavo che la polizia arrivasse – racconta Louiss -, che mi chiedesse dichiarazioni, oppure mi dicesse almeno dove si trovava la mia moto. Dopo le tre, le quattro abbiamo finito di fare analisi, lastre e tutto, e poi siamo tornati a casa. Quella sera (la sera prima dell’omicidio, ndr) siamo andati direttamente a letto. Alle quattro di mattina siamo tornati dal pronto soccorso. La mattina quando mi sono svegliato io e mia moglie abbiamo fatto delle telefonate per trovare la moto. Loris mi è venuto a cercare sapendo della moto ma non mi ha trovato. Dopo parlavamo da balcone a balcone perché quella sera lui era già da Manuela”.



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Written by bourbiza mohamed

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