Niente più fondi per i neo maggiorenni da parte del ministero della Cultura. Questa è l’amara sorpresa che centinaia di ragazzi hanno ricevuto venerdì pomeriggio, 20 ottobre, collegandosi con il sito 18app, quello che raccoglie le richieste di erogazione di 500 euro da spendere per libri, giornali, biglietti di concerti e mostre. Sulla homepage campeggia l’avviso, formale, su sfondo azzurro: “Si comunica che il plafond previsto dalla legge 30 dicembre 2021, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”.
100 mila ragazzi tagliati fuori
Ad essere tagliati fuori sono i nati nel 2004, che avevano tempo fino al 31 ottobre per fare richiesta, ma che solo ieri hanno scoperto che i soldi messi a disposizione dal ministero sono esauriti anzitempo. Le risorse non erano poche: sono stati infatti stanziati 230 milioni, ma non sono evidentemente bastati per i più di 500mila maggiorenni, lasciando a bocca asciutta più di 100 mila ragazzi. Che qualcosa non quadrasse si intuiva già da settimane, come denunciava a Repubblica un padre, Francesco Marmugi. “Mia figlia – racconta – vorrebbe utilizzare il bonus culturale per l’acquisto di libri universitari. Sono oramai venti giorni che il sito non funziona, al call center rispondono che c’è un bug del sistema e non sanno quando sarà ripristinato”.
“Ci servono per i libri dell’università”
La pagina Facebook dedicata al 18app è stata presa d’assalto, tra lamentele e legittime richieste di spiegazioni, che non sono arrivate fino a ieri, con la netta chiusura dell’erogazione dei fondi. “Sono due mesi che mio figlio prova a registrarsi per comprare i libri universitari, ma la pagina finale dà sempre errore, non arriva mail di conferma, e l’assistenza non risponde”, scrive Mara Torreggiani.
Molti ragazzi, infatti, stavano aspettando l’inizio delle lezioni per utilizzare il denaro ministeriale e acquistare i testi per la facoltà, ma sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Dal ministero della Cultura sottolineano che la procedura è regolata da un decreto del 26 settembre 2022, firmato dall’allora ministro Dario Franceschini, dove si legge che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili, Sogei (la piattaforma di erogazione del bonus, ndr) non procede a ulteriori risorse disponibili”.
“Settimane di tentativi”
Se la legge parla chiaro, però, la comunicazione ha lasciato a desiderare, scatenando non poche polemiche. “Mio figlio – racconta Vittoria Priscindaro – ha fatto la maturità a giugno e per settimane ha tentato la trafila per richiedere il bonus, senza riuscirci. Dopo vari tentativi sono riuscita a parlare con il centralino, ma mi invitavano soltanto a richiamare perché non sapevano quale fosse il problema. Della possibilità dell’esaurimento dei fondi nessuno ci ha messo al corrente e tantomeno sul sito era esplicitato. È una presa in giro”.
“La promozione della natalità”
Un’altra madre, a Repubblica, denuncia: “Dal centralino del ministero mi dicono che non era mai successo. Questo è dunque il modo per aiutare le famiglie? Le politiche sono contro la famiglia, contro i ragazzi. E la nostra premier dice di promuovere la natalità”. A onor del vero questa misura, voluta nel 2016 da Matteo Renzi, è stata contestata dall’attuale Governo sin dal suo insediamento. Lo scorso dicembre Giorgia Meloni, in un video social, tuonava: “Non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura”. Il bonus, però, per quest’anno era stato riconfermato, e dopo questa pioggia di critiche chissà se il Governo non debba correre ai ripari trovando altre risorse per gli esclusi.
La Carta del Merito
Il prossimo anno però nelle previsioni del governo ci saranno due nuove iniziative che prenderanno il posto del Bonus: la Carta Cultura e la Carta del Merito. Il totale a disposizione? 190 milioni di euro invece dei 230 di quest’anno.