Caso Shalabayeva, si ricomincia dall’appello bis. La corte di Cassazione ha annullato le assoluzioni per i superpoliziotti Renato Cortese e Maurizio Improta, finiti a processo per sequestro di persona per la vicenda che nel maggio 2013 culminò con l’espulsione di Alma Shalabayeva e della figlia di sei anni Alua. Insieme a Cortese, attualmente a capo dell’Ufficio centrale ispettivo del ministero dell’Interno, e Improta, ora questore di Trento, la sentenza di assoluzione è stata annullata anche per tre funzionari di polizia, Francesco Stampacchia, Luca Armeni e Vincenzo Tramma, anche loro all’epoca dei fatti contestati in servizio alla questura di Roma.