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Tante critiche dal Comune, ma non sono ancora stati chiesti i fondi per le somme urgenze

“Servono soldi e risorse, non chiacchiere. Lo diceva questa estate il sindaco ombra di Roncofreddo, Massimo Bulbi, affiancando il primo cittadino Sara Bartolini assieme ai sindaci di Sogliano e San Mauro Pascoli in una velenosa conferenza stampa contro il Governo: una barriera rossa per criticare quelle che loro definivano ‘passerelle’ degli esponenti dell’Esecutivo, quando in realtà si trattava di interventi frutto delle richieste di una popolazione abbandonata dall’Amministrazione comunale. Ma quella disperata esigenza di risorse oggi che fine ha fatto? Roncofreddo non ha ancora chiesto un euro alla struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo per gli interventi di somma urgenza: e pensare che in cassa ci sono 876 milioni di euro, di cui circa un terzo a disposizione degli enti locali”. Lo dichiara Luca Bartolini, ex Consigliere Regionale e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.

“Il Comune di Roncofreddo – dettaglia l’esponente di Fratelli d’Italia – durante l’emergenza ha letteralmente dimenticato alcune sue frazioni, le vicende di Ciola Araldi e Ardiano ne sono un esempio; ma non pago di questo ha addirittura cercato di ostacolare sopralluoghi e interventi da parte di parlamentari ed esponenti del Governo, senza fornire collaborazione alcuna. Un atteggiamento ideologico e non certo volto al bene della comunità. Oggi, poi, l’Amministrazione di Roncofreddo avrebbe la possibilità di richiedere i rimborsi per gli interventi di somma urgenza e pagare finalmente le ditte che hanno svolto i lavori, perché non lo ha ancora fatto? Forse perché ha perso tempo a strillare sui giornali prospettando scenari catastrofici, spopolamento del territorio, dissesto dei conti… e non ha lavorato alla definizione delle richieste? Le procedure di somma urgenza erano previste già nel Decreto Alluvione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1 giugno. Dagli atti ufficiali, il Governo ha riconosciuto al 100% la richiesta di 930.000 euro avanzata dal Comune quali ristori per la somma urgenza, una spesa importante per un piccolo Comune. Sarebbe sufficiente una semplice Pec alla struttura commissariale e nel giro di 24 ore il Municipio riceverà le risorse e potrà quindi pagare le imprese che hanno eseguito i lavori e che ancora aspettano, ma questa PEC non è ancora stata inviata dal Comune di Roncofreddo: il Governo Meloni sta mantenendo tutti gli impegni presi – conclude Bartolini – forse alla sinistra costa ammetterlo, noi non pretendiamo le scuse, anche se sarebbero doverose, ma che almeno il Comune di Roncofreddo inizi ad operare nell’interesse di cittadini e imprese che hanno lavorato nell’immediatezza della alluvione e devono ancora essere pagate, senza farcire di ideologia ogni sua mossa”.



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Written by bourbiza mohamed

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