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Il delitto nella serata di martedì, l’assassino avrebbe aspettato la sua vittima nel garage

Sarebbero da rimandare indietro di almeno 12 ore le lancette dell’orologio per stabilire il momento dell’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne riminese ritrovata cadavere nella prima mattinata di mercoledì nella rampa delle scale del condominio dove abitava. A scoprire il cadavere dell’anziana, poco dopo le 8 del 4 ottobre, è stata la nuora che risiede nello stesso complesso residenziale di via del Ciclamino nella frazione di Cà Acquabona di Rimini. La parente  ha dato immediatamente l’allarme e, sul posto, è accorso il 118 ma i primi soccorritori si sono resi immediatamente conto che la 78enne era stata uccisa e hanno chiesto l’intervento della Polizia di Stato. Dai primi rilievi sul cadavere è emerso che la vittima è stata colpita da diverse coltellate ma, una prima ricognizione da parte del medico legale, non è stata in grado di stabilire il numero dei fendenti. Il personale della Polizia Scientifica ha analizzato minuziosamente l’area dei garage dello stabile ma, oltre alle tracce di sangue della Paganelli, non sarebbero emersi altri elementi come l’arma del delitto. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, al termine del sopralluogo, l’area dove è stato ritrovato il corpo della donna è stata messa sotto sigilli.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima era rientrata nella sua abitazione nella serata di martedì dopo un incontro di preghiera con Testimoni di Geova. Gli stessi parenti hanno spiegato di non aver più avuto sue notizie dalla sera precedente al ritrovamento del corpo. L’assassino, quindi, potrebbe aver atteso la vittima nel garage per poi aggredirla e infierire su di lei con un coltello alla schiena e al collo. Pierina, inoltre, sarebbe stata ritrovata con la gonna strappata. Divorziata da oltre 50 anni, quando lei decise di diventare una Testimone di Geova, il marito gestiva un hotel di Marebello per poi trasferirsi in Germania a Monaco di Baviera. Attualmente pare che la 78enne non avesse un compagno e l’unico cono d’ombra sulla sua vita era dovuto a un controverso episodio accaduto al figlio 54enne Giuliano Saponi. L’uomo, lo scorso 7 maggio, era stato ritrovato lungo via Coriano poco lontano dalla sua abitazione  riverso sull’asfalto da un gruppo di parrocchiani che stavano effettuando un pellegrinaggio a piedi verso Montefiore coi sanitari del 118 che già si stavano occupando del ferito. Saponi presentava sul corpo numerose lesioni che, in un primo tempo, avevano fatto ipotizzare a un incidente stradale provocato da un pirata che era poi fuggito. Il 54enne, da quel giorno, è ricoverato alla Sol et Salus per i gravi traumi. La donna aveva altri due figli che vivono a San Marino e a Savignano sul Rubicone.

Le prime indagini della Squadra Mobile della Questura di Rimini, coordinate dal sostituto procuratore Daniele Paci, tenderebbero ad escludere che la 78enne possa essere stata vittima di una rapina. La borsa della donna, con i suoi effetti personali, è stata infatti ritrovata vicino al corpo. L’autopsia, disposta dalla Procura e che sarà effettuata nei prossimi giorni, potrebbe dare ulteriori spunti alle indagini che al momento sono rese più difficili dalla mancanza di telecamere di videosorveglianza della zona.



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Written by bourbiza mohamed

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